“Mi vedo costretto a rispondere pubblicamente in virtù della modalità d’esame delle osservazioni presentate, scelta dal Signor Sindaco, che durante la detta discussione nel corso del Consiglio comunale del 18 u.s., in particolare ha esaminato altresì l’osservazione n. 5, presentata dallo scrivente ed avente ad oggetto la VAS.
VAS che risulta inviata alla Regione Lazio ‘appena’ dopo due anni l’adozione del 2019 invertendo totalmente lo scopo che dovrebbe avere. Infatti prima hanno progettato la variante, poi le modifiche alla variante, l’hanno adottata due volte chiedendo le osservazioni ai cittadini e solo successivamente hanno affidato (e pagato per la seconda volta) lo studio VAS.
Purtroppo il discorso può sembrare noioso, e mi scuso, ma è difficile far capire con poche parole come si stia scientemente devastando il territorio. Ho presentato 4 osservazioni, di cui 3 specifiche su palesi criticità relative all’integrazione con il PdL Olmetto ed una generale, la n.ro 5.
Le prime sono state respinte con valutazione puramente di facciata eludendo il problema principale da me posto, salvo un caso, in cui si sono resi conto che non avevano risolto come attraversare Ferrovia e Aurelia con la pista ciclabile, direi non proprio una banalità.
Ma il cuore era l’osservazione n.ro 5 nella quale sostanzialmente ho affermato che la variante di PRG è a rischio di impugnazione ed annullamento semplicemente perché Ladispoli non ha mai redatto una VAS (Valutazione Ambientale Strategica), ovvero un documento che da circa dieci anni è fondamentale e deve essere approvato PRIMA di altri strumenti come Varianti Generali e Piani Particolareggiati e alla fine spiegherò anche il perché.
Il Sindaco, in preda ad estasi declaratoria, durante la disamina della menzionata osservazione, mi ha accusato di lesa maestà per aver osato affermare che la procedura non fosse regolare (ma ho citato sentenze del Consiglio di Stato), al punto di porre l’accento sul fatto che non sapesse che mestiere facessi e perché non abbia impugnato al TAR visto che lui ricordava bene che io lo abbia fatto in passato (probabilmente lo ricordava perché il Comune al TAR ha perso subendo la nomina di un Commissario ad Acta che è stato pagato con i soldi di tutti per le sue dichiarazioni non veritiere e/o fuorvianti). Ciò detto le mie risposte alle esternazioni del Sindaco, di cui nessuno sentiva la mancanza, sono le seguenti: A) che mestiere io faccia è difficile da far comprendere al Sindaco ma come ha potuto constatare mi avvalgo di professionisti (a mie spese e non dei cittadini) e finora ho rappresentato sempre cose sensate; B) Non ho impugnato la variante di PRG proprio perché, guarda caso, esistevano le Osservazioni che sono il primo modo in cui un cittadino fa presente cosa non ritiene giusto in un atto amministrativo che le preveda. Infatti con le nostre osservazioni è uscito che la ciclabile non è attuabile. Solo ora che il Comune si è espresso so con certezza che siamo di fronte ad una variante ridicola ed incompleta, se poi impugnerò sono affari che deciderò a tempo e modo che riterrò opportuni; C) Bocciando le osservazioni 2,3 e 4 non hanno dato alcuna risposta infatti restano in sospeso costi nascosti per il PdL Olmetto per evidenti lacune di progettazione ma anche per scelte a suo tempo evidenziate; D) L’osservazione 5 puntava proprio a far riflettere che la VAS serve a comprendere, PRIMA, le problematiche connesse al territorio al punto da richiedere anche consultazioni con i cittadini che non ci sono mai state. Concludo dicendo che questa storia della VAS non è banale, indica la totale mancanza di programmazione e visione del territorio. La dimostrazione è concretamente identificabile nella fascia di aree C a lato dell’Aurelia in cui rientra il Piano al km 38. Quanti sanno che si tratta di Terreno Agricolo Tutelato? Quanti sanno che essendo a distanza ridotta dal Bosco di Palo (SIC IT6030022) serve la Valutazione di Impatto Ambientale? Dov’è l’idea progettuale di servizi (viabilità locale, fogne, acquedotto, eventuali vasche laminazione etc) qualcuna pure citata nei documenti?. Siamo di fronte al classico caso in cui, DOPO, si scoprirà che servono servizi e studi che dovranno essere pagati dai cittadini ma per utilità dei costruttori.
L’osservazione altro non era che un modo per portare il problema all’attenzione delle competenti autorità, il modo in cui il signor Sindaco ha scelto di replicare certamente non è stato lo strumento migliore, dal momento che ha impedito la collaborazione tra P.A. e pubblico cittadino, violando tutto quanto stabilito da i principi generali dettati in materia. Ciò che è stato impedito è di fatto la costituzione di un regolare e contraddittorio tra le parti, in un’ottica di fattiva collaborazione.
Tra l’altro non tutto quanto argomentato, in punto di merito, dal Sindaco può dirsi corretto e corrispondente al vero. Relativamente alla questione VAS, in realtà sono pubblicati solo Rapporti
Preliminari VAS, ovvero il documento che descrive cosa vorreste fare nella variante e nei PP o PdL, ai quali la Regione presenterà indicazioni e prescrizione da parte degli Enti coinvolti da considerare nella redazione della vera VAS, e allora vien da pensare …che senso ha approvare la variante se poi la Regione potrebbe chiedere modifiche o applicare paletti? …per questo la VAS va presentata PRIMA delle Varianti e dei Piani. Ci sarebbe poi tutto un altro filone, vergognoso, che riguarda la trasparenza e gli affidamenti diretti che però ora sarebbe lungo discutere, e che rimando ad una successiva esternazione. Lascio il giudizio a chi avrà avuto la bontà di leggere fin qui e preferisco averlo fatto oggi, lontano dalla bagarre elettorale, per qualcuno paradiso delle menzogne”.
Massimo Renna