I dati del Viminale – dal 1 gennaio 2024 ad oggi – evidenziano 96 casi di femminicidio, che Piantedosi classifica in modo distorto come “omicidi”, avvenuti in contesti familiari e affettivi, dai partner o ex-partner.

Si può quindi affermare che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio massacro del genere femminile!

La morte di Giulia Cecchettin sembrava aver tracciato un solco tra una mancata sensibilizzazione e consapevolezza e l’avvio di una presa di coscienza collettiva. Così non è stato!!

Le parole del Ministro Valditara, intervenuto recentemente alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin sono inaccettabili.

Le donne ammazzate per mano degli uomini compagni e ex-compagni di vita, uomini di ogni età intrisi di una cultura patriarcale che vede la donna come una proprietà, uomini che non accettano il rifiuto vivendolo, invece, come una “lesa maestà” e non conoscono cosa significhi la parola “AMORE”

Come donne, siamo stanche di vivere nel terrore, di non sentirci libere di scegliere, di dire “NO!” e “BASTA!”
Come uomini, siamo stanchi di sapere che esistono altri uomini che non sanno cosa significhi relazionarsi con l’altro sesso.
Come donne e uomini, siamo stanch* di vedere bambini e bambine terrorizzat* dalla violenza a cui assistono nella propria famiglia e avere esempi diseducativi.

Serve una grande battaglia culturale, a partire dall’educazione all’affettività nelle scuole.
Servono i fatti concreti e serve ripartire dalle giovani generazioni.

Invitiamo quindi ragazzi e ragazze, uomini e donne, associazioni, movimenti, partiti, famiglie ad essere insieme a noi domenica 24 novembre in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne #25Novembre al FlashMob “Uniti contro la violenza di genere”.

L’appuntamento è alle 10.00 in P.zza Rossellini per portare l’attenzione, pacificamente, su questo dramma.

Indosseremo qualcosa di rosso, rosso come il sangue versato dalle donne, porteremo ognuno una gerbera rossa come simbolo per veicolare il messaggio di sostegno alle donne; porteremo e faremo suonare un mazzo di chiavi, quelle chiavi simbolo della casa che dovrebbe essere un luogo sicuro e che, invece, per molte, invece, è il luogo, dove trovano la violenza e la morte.

Leggeremo dei versi in poesia o in prosa per dare maggiore forza al nostro impegno e condanna verso la violenza contro le donne.

Vi invitiamo a portare, possibilmente, delle scarpe rosse.Non è uno spettacolo ma un’azione simbolica e di testimonianza per sensibilizzare tutte e tutti a quello che oggi è un vero e proprio dramma sociale.

CI VEDIAMO DOMENICA 24, ALLE 10.00!

Pubblicato venerdì, 22 Novembre 2024 @ 20:34:59     © RIPRODUZIONE RISERVATA
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