Il sindaco Grando prova a smentire il Consigliere Cavaliere dopo la partecipazione lo scorso 5 settembre alla manifestazione di Roma dei negazionisti, ma un video dimostra che il il primo cittadino conosceva le tematiche della manifestazione, in quanto ha incontrato in comune la scorsa settimana un gruppo di mamme in viaggio verso l’evento a Roma.
Il video, pubblicato dalle mamme e visibile sotto, non lascia spazio ad interpretazioni.
IL VIDEO DELLE MANIFESTANTI GIRATO DENTRO AL COMUNE DI LADISPOLI
Il sindaco Grando ed il senatore leghista De Vecchis accolgono fuori dal comune in pompa magna le mamme. Grando parlando con le signore vanta il fatto che da consigliere comunale aveva presentato “una mozione insieme all’attuale consigliere Raffaele Cavaliere contro l’ideologia gender proprio perché questa cosa era indecente”. “Grazie a voi che portate avanti queste battaglie che troppi purtroppo sottovalutano” dice Grando.

Ma quali sono le battaglie di queste mamme? Sul sito del “Popolo delle Mamme” https://www.popolodellemamme.it/ è scritto chiaramente quali solo le loro battaglie. In primis l'”abolizione delle leggi Azzolina e Lorenzin”. Non è chiaro quale sia la legge Azzolina, mentre il riferimento alla Lorenzin è rivolto all’obbligo vaccinale.

Si tratta degli stessi temi discussi alla manifestazione del 5 settembre a Roma ed esposti con fascia tricolore dal consigliere Cavaliere: no vaccinazioni (mutano secondo lui il DNA delle persone), no alla “dittatura sanitaria”, no alle mascherine a scuola.


Viene da chiedersi quindi cosa ci sia di diverso tra la linea del sindaco Grando, che ha dato modo di pubblicizzare l’azione di queste partecipanti all’evento del 5 settembre con tanto di video e riprese dentro il comune di Ladispoli, e quella del consigliere Cavaliere da anni contro scie chimiche, vaccini, 5G, dittature varie e fantomatici pensieri unici. Del resto non è mai apparsa nei mesi scorsi alcuna presa di distanze dalle dichiarazioni del consigliere comunale che più volte ha smentito la presenza di una pandemia da coronavirus nonostante tra le centinaia di vittime in tutto il mondo ci siano anche cittadini di Ladispoli.
La differenza forse è scaturita dopo lo sdegno che in queste ore stanno manifestando molti cittadini di Ladispoli in imbarazzo per la brutta figura fatta dalla città su social e media nazionali.