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Un calice giusto per ogni vino: guida alla scelta

Gen 8, 2025 | Nazionali, Redazionale

La scelta del calice giusto per ogni vino non è una questione puramente estetica, ma un elemento cruciale per esaltarne le caratteristiche organolettiche e rendere l’esperienza di degustazione unica. Infatti, ogni vino – e consultando un appassionato o cercando informazioni in una rivista incentrata sul mondo del vino se ne può avere conferma – richiede un tipo specifico di bicchiere che ne valorizzi gli aromi, la struttura e il gusto.

Un buon calice deve rispettare alcune regole fondamentali: deve essere trasparente, per permettere di apprezzare il colore e la limpidezza del vino, e avere una forma che favorisca l’ossigenazione e la concentrazione degli aromi. La scelta del calice giusto dipende principalmente dal tipo di vino che si intende degustare, ma anche dall’occasione e dal contesto in cui il vino sarà servito.

Per i vini rossi, i calici devono avere un’apertura ampia e una pancia generosa, in grado di favorire l’aerazione e consentire al vino di sviluppare i suoi aromi complessi. I rossi giovani, come un Merlot o un Sangiovese, richiedono calici a forma di tulipano, che concentrano gli aromi verso il naso e mitigano l’impatto dei tannini. I rossi strutturati e invecchiati, come un Barolo o un Brunello di Montalcino, beneficiano invece di calici più ampi, come i ballon, che offrono spazio sufficiente per l’ossigenazione e l’evoluzione dei profumi.

Per i vini bianchi, è preferibile utilizzare calici più piccoli e slanciati, che preservano la freschezza e la delicatezza degli aromi. I vini bianchi giovani e fruttati, come un Vermentino o un Sauvignon Blanc, trovano il loro alleato ideale in calici a tulipano leggermente chiusi, che mantengono la fragranza e l’acidità. Per i bianchi più strutturati, come un Chardonnay affinato in barrique, è consigliabile optare per calici più ampi, che permettono di esaltare le note burrose e vanigliate tipiche di questi vini.

Passando ai vini spumanti, la scelta del calice è altrettanto importante. Le flute sono il bicchiere tradizionale per spumanti secchi e Champagne, grazie alla loro forma allungata che conserva la persistenza delle bollicine e ne enfatizza la vivacità. Tuttavia, negli ultimi anni si è diffusa l’abitudine di utilizzare calici più ampi, simili a quelli per i bianchi, soprattutto per spumanti di alta qualità come il metodo classico. Questi bicchieri permettono di cogliere meglio le sfumature aromatiche, rendendo la degustazione più completa.

Anche i vini dolci e liquorosi meritano un’attenzione particolare. Per i Passiti, il Marsala o il Porto, si utilizzano calici piccoli e stretti, che concentrano i profumi intensi senza disperderli. Questi bicchieri sono progettati per piccoli sorsi, ideali per apprezzare la dolcezza e la complessità di questi vini, spesso serviti come accompagnamento a dessert o formaggi.

Non bisogna poi dimenticare i rosati, vini freschi e versatili che richiedono calici specifici per apprezzarne appieno le qualità. Un calice a tulipano di medie dimensioni è perfetto per i rosati, poiché esalta la freschezza e la delicatezza dei loro aromi floreali e fruttati, rendendoli ideali per un aperitivo o una cena informale.

Infine, la qualità del bicchiere è un elemento da non trascurare. I calici in cristallo, grazie alla loro trasparenza e sottigliezza, rappresentano la scelta migliore per degustare il vino, ma anche il vetro di alta qualità può garantire un’esperienza appagante. È fondamentale prestare attenzione anche alla pulizia: i residui di detersivo o acqua possono alterare il gusto del vino, quindi è consigliabile risciacquare accuratamente i bicchieri e asciugarli con un panno morbido.

Conoscere e utilizzare il calice giusto per ogni tipo di vino non solo arricchisce l’esperienza di degustazione, ma dimostra anche attenzione e rispetto per la qualità del prodotto.