Al netto del risultato negativo, il Tolfa ha tenuto testa bene al Civitavecchia nella prima amichevole stagionale disputatasi al Tamagnini.
Il finale di 6-0 in favore dei nerazzurri certo è altisonante ma non tragga i inganno: i collinari hanno gestito una situazione di pressing civitavecchiese altissimo e possesso palla avversario che difficilmente troveranno in Promozione. Un vero crash test da cui mister Roberto Macaluso può trarre indicazioni interessanti.
La prima frazione si è conclusa 1-0 ed è stato il momento in cui le squadre, fresche nonostante il caldo, hanno giocato meglio provando delle soluzioni tattiche e testando la condizione atletica. In questo senso i biancorossi sono in fase di ricostruzione si vede. Assenti il portiere titolare e capitan Marco Roccisano, hanno giocato Notari in porta, Santi e Ficorella esterni, in mezzo alla difesa Salvato e un adattato Pangi (che non ha sfigurato); in mediana Bevilacqua, Nuti e Carolini con trio d’attacco composto da capitan Pastorelli, Pomponi e Superchi centravanti.
Macaluso dalla panchina ha chiesto di giocare in tranquillità, con l’uscita dal basso dettata dal pressing del Civitavecchia.
Operazione tutto sommato riuscita visto che nella prima frazione i nerazzurri hanno segnato solo su punizione all’11 con Costantini. I tolfetani poi hanno cominciato trovare spazio e fra il 36’ e il 39’ sono arrivate delle occasioni interessanti: i duelli di sportellate con Superchi protagonista hanno aperto gli spazi a Pomponi e Pastorelli, sfruttati soprattutto da quest’ultimo, che sfora la rete su punizione con Minucci costretto al tuffo vicino alla base del palo di destra. Una discesa di Pangi quasi genera un’autorete del Civitavecchia e subito dopo è bravo Minucci ancora su Pangi da due passi.
Poi è Pomponi a mancare il bersaglio di un soffio. Nella ripresa la girandola di sostituzioni fa sì che la differenza fra compagini si allarghi così da far arrivare altre cinque reti. A prescindere da ciò, è parso evidente come la rosa biancorossa sia corta in alcuni ruoli.
«Il punteggio finale mi infastidisce di certo – ammette mister Macaluso – però della prestazione sono contento e sorpreso positivamente. Le assenze si sono fatte sentire sebbene Pangi abbia fatto il suo e Salvato comandi bene la difesa. Davanti avevamo un undici che vuole vincere l’Eccellenza e si è visto. C’è da crescere e lavorare, mi è piaciuta l’uscita dal basso, meno la timidezza eccessiva».