È comparso un semaforo al km 32 della Braccianese Claudia che garantisce il senso unico alternato. Non è la soluzione del problema ma almeno si è capito quanto fosse pericolo il restringimento della carreggiata. Ma da qui al ripristino pieno della strada, a seguito dello smottamento dell’asfalto, ce ne corre e anzi, non è l’unico problema che riguarda le strade dei Monti della Tolfa.

Dopo mesi in cui i new jersey sono rimasti a limitare il passaggio, qualcuno si è stancato ed è andato a scrivere con lo spray: “Finché non ce scappa il morto”. I mezzi di passaggio, tra cui i bus del Cotral che garantiscono i collegamenti con Civitavecchia e i centri vicini, sono stati costretti a procedere in senso alternato ma senza una segnalazione adeguata il che che ha parecchio pericoloso il transito specie di notte o con condizioni meteo avverse come pioggia e nebbia. A questo va aggiunto che la stessa Braccianese è l’unico collegamento viario fra mare e collina, tanto da essere utilizzato da migliaia di mezzi tutti i giorni.
Dopo la comparsa della scritta, è nata una polemica politica, con la questione sollevata dal Partito Democratico di Tolfa e Allumiere, che hanno preso carta e penna e mandato una pec a palazzo Valentini. Nella riposta, il vice sindaco metropolitano Pierluigi Sanna (perché la consolare è di competenza di Città Metropolitana) ha rassicurato informalmente sulla situazione all’attenzione dell’ente. Gli esponenti del comune allumierasco hanno replicato «rendendo pubblica la copiosa corrispondenza messa in atto, spesso purtroppo senza risposta, con l’ente di riferimento. La questione della messa in sicurezza della viabilità intercomunale, con particolare riferimento al tratto di Braccianese è sempre stato un assillo di questa Amministrazione».
Finché ecco nei giorni scorsi l’apparizione “magica” del semaforo, della quale non sapeva nulla nemmeno il sindaco di Allumiere Luigi Landi, almeno ufficialmente: «Un dipendente di palazzo Valentini è passato in Municipio cercandomi – ammette il primo cittadino allumierasco – ma non c’ero e l’ho sentito telefonicamente. Mi ha comunicato che sarebbe stato posizionato il semaforo mobile ma non è la soluzione dei problemi». Landi spiega perché «Il semaforo provocherà delle code e le code, in una strada composta da curve come la Braccianese, significa pericolo. Quindi passeremo da un pericolo a un altro». Di risoluzione definitiva non c’è traccia: «Spero comunque come promesso non passi troppo tempo. Città Metro è un ente particolare, con pochi fondi, tempi biblici e competenze di progettazione limitate. Capita spesso che per le lentezze burocratiche si sono persi i finanziamenti o che i costi di realizzazione nell’attesa siano lievitati. Ecco, i nostri cittadini devono sapere che come Comune dobbiamo gestire questioni come questa. È capitato che la Regione prendesse in carico alcune strade provinciali e per questo ho interpellato la Pisana, nella speranza che anche la Braccianese cambiasse proprietà ma non è possibile».
«Nel frattempo riprende Landi – al bivio per la frazione de La Bianca con un forte spiegamento di mezzi e uomini si è proceduto al rifacimento di un piccolo tratto anziché fare l’allungamento delle due strade nelle due direzioni per La Bianca e Allumiere. I cittadini non capiscono il perché di scelte onerose e insignificanti dal punto di vista della risoluzione dei problemi. Intanto si cerca di capire ove siano state destinate le risorse previste».
Anche Tolfa ha un problema simile: uno smottamento sulla Provinciale 3B che collega la collina con Santa Severa: «E anche lì prima di vede un operaio al lavoro passeranno mesi» la constatazione amara di Luigi Landi.