Un calcio a un giovane già a terra. L’attacco alle spalle per rubare la bandiera. E proprio al grido “mo gli rubo la bandiera” è iniziato ieri in serata l’assalto ai ragazzi della Rete degli studenti Medi, a pochi metri dal Parco di Colle Oppio. Gli agenti della Digos hanno identificato i violenti: si tratta di militanti di Casapound, noti per reati specifici. Uno di loro già ieri sera è stato rintracciato all’interno del Cutty Sark, pub e ritrovo abituale dei militanti del movimento di estrema destra. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in giornata aveva detto: “Il sindaco, Roberto Gualtieri, commenta: “Roma non accetta alcuna forma di violenza e se qualcuno pensa di intimidire con lo squadrismo di matrice neofascista, tipico dei deboli e dei vigliacchi, ha capito male. La città continuerà ad essere libera e aperta, ospitando eventi, favorendo il dialogo o manifestando pacificamente tutte le volte che lo riterrà opportuno, senza mai cedere a paure e a provocazioni”.
IL VIDEO
“Non ve basta fini sui giornali”, “a voi non ve basta de pijà le botte, levate quella maglietta”. In serata la Rete degli studenti Medi Lazio ha pubblicato sui propri canali social il video dell’aggressione. E le immagini sono stati eloquenti: il giovane sorpreso prima alle spalle e poi colpito con un calcio alla schiena mentre è a terra. Infine, lo “scalpo” della bandiera. Sempre la Rete degli studenti Medi, la mattina, aveva denunciato: “Uno degli studenti è stato trascinato a terra dai due aggressori, gli è stata strappata a forza una bandiera del sindacato studentesco ed è stato preso, infine, a calci mentre era ancora a terra col tentativo di sfilargli la maglietta di Spin Time Labs”. E ancora: “Chi ci ha malmenato è fascista. Questa aggressione è la dimostrazione che si prova a reprimere il dissenso. Noi continueremo a denunciarvi. Ci hanno provato a spiegare che il fascismo era finito. Ora non ci sono più scuse. Vogliamo che l’intero governo e le istituzioni competenti rispondano a tutto ciò, perché di fronte a degli studenti aggrediti, non si può rimanere in silenzio”.
IDENTIFICATI MILITANTI DI CASAPOUND
La cronaca dei fatti è iniziata alle 20,40 di martedì 18 giugno. Quattro ragazzi della Rete degli studenti Medi, con al seguito la bandiera rossa, stavano tornando dalla manifestazione tenutasi in Piazza Santi Apostoli e organizzata dalle opposizioni contro le riforme del premierato e dell’autonomia. Giunti nelle vicinanze del Cutty Sark, sono stati brutalmente assaliti da quattro persone, che si sono impadronite del “vessillo”. In quei frangenti, uno degli aggrediti ha ripreso con il proprio cellulare gli autori delle violenze. E dove si vedeva chiaramente – come detto – uno studente preso a calci mentre era riverso a terra. Proprio questo filmato è stato consegnato alla Polizia di Stato, in particolare agli investigatori della Digos. E si è rivelato utile: in pochissimo tempo, infatti, gli investigatori sono riusciti a risalire ai quattro, identificandoli.
INFORMATIVA ALLA PROCURA
I giovani hanno dovuto far ricorso alle cure mediche. Parallelamente, dalla ricostruzione della dinamica dei fatti non sono emersi rapporti pregressi, tra le vittime e gli aggressori, tali da giustificare le violenze consumate. Violenze che sembrerebbero essere state determinate, questa l’ipotesi più accreditata, dal diverso orientamento politico. Già domani la Digos depositerà alla Procura della Repubblica un’ informativa di reato a carico dei responsabili di quanto accaduto.