Statua del Bacio, interviene pure Anpi Civitavecchia: "Si trasforma una questione estetica in una storico-politica" • Terzo Binario News

Statua del Bacio, interviene pure Anpi Civitavecchia: “Si trasforma una questione estetica in una storico-politica”

Lug 4, 2022 | Associazionismo, Civitavecchia, Comune, Sociale

“Non riteniamo che si tratti di un omaggio a chi immotivatamente distrusse la città, che era putroppo centro strategicamente importante e quindi oggetto di atti di guerra per arrivare alla Liberazione dai nazi-fascisti”

Ecco l’intervento della presidenza Anpi sul “caso della Statua del Bacio”.

Sentiamo la necessità di dover intervenire nuovamente sulla questione che riguarda la nostra città e la sua distruzione per effetto dei bombardamenti effettuati  dagli anglo-americani nel corso della seconda guerra mondiale. Ciò in risposta ad un comitato che, prendendo spunto dalla statua posta sul lungomare, quella  del bacio tra un marinaio americano e una infermiera, trasforma una questione puramente estetica, di arredo urbano in una questione storico-politica.

 Infatti si sostiene che i bombardamenti furono un atto di aggressione immotivata alla nostra città inerme da parte appunto delle forze alleate.

Mentre riteniamo che la statua non rappresenti affatto un “omaggio” a chi  “immotivatamente” ha distrutto Civitavecchia vogliamo puntualizzare in merito due questioni.

La prima. La nostra città non era affatto un centro  strategicamente irrilevante: infatti con il suo porto e con l’assetto viario e ferroviario Civitavecchia aveva una grande rilevanza  nel settore della logistica militare. Tant’è  che con il primo bombardamento, quello del 14 maggio 1943 morirono tanti soldati che stavano imbarcandosi per raggiungere la Sardegna. Quindi quel bombardamento e quelli che  successivi   non furono “esercitazioni immotivate” ma atti di guerra che prepararono, il 6 giugno 1944, l’ingresso delle forze alleate nel nostro comprensorio  adeguatamente sostenute dall’azione delle formazioni partigiane che da tempo operavano nella zona. 

Quella data rappresenta anche oggi, dopo 78 anni, un atto importante  per il ritorno alla libertà che era stata  negata dal fascismo e dal suo alleato nazista.

La seconda. Vogliamo ricordare ancora una volta, e speriamo sia l’ultima, che la seconda guerra mondiale scoppiò per responsabilità del regime nazista in Germania e del regima fascista in Italia. 

Infatti Mussolini trascinò il nostro paese in una guerra che ebbe inizio con l’aggressione alla Francia ormai nelle mani dei tedeschi, con la dichiarazione delle ostilità  all’Inghilterra, poi l’aggressione alla Grecia, alla Jugoslavia, all’Unione Sovietica e poi agli Stati Uniti d’America. 

Civitavecchia purtroppo subì tante distruzioni e tanti morti. Ma certamente le responsabilità vanno ascritte a chi la guerra la teorizzo prima , la pianificò e poi la dichiarò. La nostra città e l’Italia tutta subirono  le  conseguenze di una politica di potenza scellerata del regime fascista. È certo che non si possa dare dell’aggressore a coloro che la guerra l’hanno subita ai quali, se non altro, va riconosciuto il merito di aver liberato l’Europa dal nazifascismo.