“Prendiamo atto della sentenza del Consiglio di Stato che, a nostro avviso, non tiene in debito conto quanto avvenuto negli ultimi dieci anni sul tema della gestione dell’acqua a cominciare dal referendum nel quale la maggioranza degli italiani aveva espresso parere favorevole al mantenimento della gestione pubblica delle risorse idriche. In queste ore ci stiamo consultando con gli altri sindaci dei Comuni che insieme a noi avevano fatto ricorso e valuteremo le prossime decisioni.”
Queste le parole del sindaco Crescenzo Paliotta dopo la notizia della decisione del Consiglio di Stato di bocciare il ricorso presentato dal comune di Ladispoli contro l’obbligo di trasferire la gestione dell’infrastruttura idrica ad Acea Ato 2.
Per quanto ci riguarda riteniamo la sentenza non operativa e, quindi, Flavia Servizi continuerà a gestire tutto il ciclo delle acque di Ladispoli. Siamo fiduciosi che ci possano essere i margini perché siano riconosciute le ragioni dei Comuni, oltre a Ladispoli, di Civitavecchia, Arsoli, Canale Monterano, Marano Equo, Agosta e Roviano.”
Il sindaco
Crescenzo Paliotta