Era prevedibile, ma non certo. A scuola non si ritornerà a maggio.
A dirlo in un’intervista al Corriere il Ministro Azzolina la quale ha commentato “Con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti”.
L’obiettivo, quindi, è quello di rientrare a settembre con una situazione ancora non chiara e con misure sanitarie non definite.
La ministra esclude la possibilità dei doppi turni, ma non chiude la porta alla didattica a distanza.
Già è chiaro, tuttavia, che le prime settimane di settembre dovranno però essere dedicate a recuperi individualizzati. Se da un lato infatti il Decreto Scuola prevede l’ammissione alla classe successiva per tutti gli studenti, lo stesso decreto non parla di “sei politico”.
I voti dati agli studenti a fine anno scolastico saranno reali, lo studente che ha meritato 8 sarà gratificato in pagella, così come sarà possibile assegnare i 4 e i 5 e indirizzare lo studente verso il recupero.