In casa neroverde c’è il ritorno del portiere Appetecchi e l’arrivo di Felicini ma la classifica resta complicata; il dg Guidoni: “Ragazzi e tecnico danno sempre il massimo”
Il Santa Severa Futsal è ultimo in classifica nel girone B di C1 e rischia seriamente di finire in C2. Tuttavia la società non si arrende ed è riuscita ad ingaggiare due giocatori: uno è un ritorno, ovvero quello del portiere Lorenzo Appetecchi e l’altro è Manuel Felicini, arrivato dall’Atletico Civitavecchia.
Non è detto che i loro ingressi bastino ma almeno non si lascia nulla di intentato.
Il direttore generale neroverde Alessandro Guidoni fotografa la situazione: “Appetecchi è arrivato da svincolato mentre per Felicini ringrazio la società gialloblù.
La situazione è quella che è, ma si cerca di fare qualcosa sapendo che non è facile. Tante squadre i giocatori di valore se li tengono e in giro sono pure pochi. diciamo che allo stato attuale il Santa Severa non genera molta appetibilità. Tuttavia stiamo aspettando delle risposte, vedremo che succederà”.
Il dg guarda alla stagione: “Si era partiti con buoni propositi poi alcune situazioni ci hanno destabilizzato. La squadra pensata in estate non corrisponde con quella attuale. Per esempio Fabrizio Cavedal non ha mai giocato e non ce lo aspettavamo. Sono finiti a giocare dei ragazzi inesperti per la c1 e ci siamo ritrovato così. Pentiti? No, non si rimpiange il sì detto per il ripescaggio ma indubbiamente alcune cessioni come quella di Manuel Morra hanno pesato tanto”.
Approfittando dello stop ai campionati, si è disputata un’amichevole fra santaseverini e Campo dell’Oro utile all’ingresso dei nuovi acquisti.
Guidoni poi evidenzia come i giocatori non siano l causa dell’ultimo posto in classifica con zero punti. “A mister David Delluniversità e alla squadra non si può imputare niente visto che si allenano sempre tutti dando il massimo. Però si sta pensando anche alla stagione che verrà, con una ricostruzione almeno parziale. Si sicuro sarà utile il ritorno al PalaDeAngelis di Santa Marinella, la base da cui ricominciare” la conclusione di Alessandro Guidoni.