L’alluvione del 1981
Santa Marinella a rischio come Genova? E’ quanto sostenuto da Dario Tufoni, consigliere dell’Ordine dei geologi del Lazio in un’intervista a Il Tempo a cura della giornalista Giulia Bianconi.
Il precedente di riferimento è l’alluvione del 2 ottobre 1981, quando la caduta di 125 mm di pioggia in tre ore portò distruzione e morte. Sei le persone che persero la vita.
Tufoni a Il Tempo ha dichiarato senza mezze misure che da quel giorno sono state apportati interventi solo a tre fossi, mentre almeno altri 10 meriterebbero interventi strutturali tra cui i più pericolosi: i fossi di Castelsecco e Ponton del Castrato.
Per morfologia il territorio di Santa Marinella ricorda quello di Genova. Cittadina all’ombra dei Monti della Tolfa, attraversata dall’Autostrada A12 e dalla ferrovia, con torrenti e fossi lungo i cui argini sono costruite abitazioni. A rincarare la dose Eugenio di Loreto, che sempre nell’intervista di Giulia Bianconi ha definito Santa Marinella una “bomba ad orologeria”.
A Genova sono caduti nell’arco di una giornata 300 mm di pioggia la maggior parte di questi concentrati in poche ore. Parliamo di tre volte la quantità di acqua che provocò l’alluvione del 1981. Fenomeni di questo tipo da rarità stanno diventando sempre più frequenti.
Nei giorni scorsi l’Ordine dei Gelologi ha inviato due comunicati stampa allarmanti nei quali si illustra come il sistema di opere necessarie nella Regione Lazio è completamente fermo.
Per il momento l’unica speranza è che non piova abbastanza, ma i cittadini meriterebbero una certezza assoluta e non di appellarsi alla fortuna.