Riceviamo e pubblichiamo – Evidentemente la Regione Lazio teneva in modo particolare ad emettere un atto infondato ed illegittimo che non risolve i problemi e ha l’unico effetto di procurare un vantaggio per l’azienda privata proprietaria del sito che, come emerge anche dal contraddittorio provvedimento della Regione, ha responsabilità della situazione che si è determinata almeno pari a quelle di HCS. La Regione però ha ben pensato di revocare, in maniera incomprensibile, solamente la parte di autorizzazione che assegnava la gestione della discarica ad HCS mantenendo intatta l’autorizzazione per la MAD.

Il fatto che alcuni esponenti del Partito Democratico avessero già inviato alla mattina comunicati stampa a riguardo, quando solamente nel pomeriggio di ieri la comunicazione ufficiale è stata inviata alla PEC del Comune, fa ben capire il peso della squallida strumentalizzazione politica della vicenda.

Ricordiamo infatti che nel mese di luglio scorso proprio la MAD ha comunicato l’intenzione di non procedere alla realizzazione del nuovo invaso di discarica, autorizzato dal 2010 e che la Regione ha accettato supinamente la decisione della società arrivando ad emettere nella giornata di ieri l’assurda revoca parziale e allo stesso tempo non ha pensato di intervenire per imporre la costruzione del nuovo invaso.

Oggi quindi, grazie all’atteggiamento della Regione palesemente sbilanciato nei confronti della MAD, la discarica è prossima all’esaurimento che dovrebbe arrivare in poche settimane e in attesa della predisposizione del nuovo invaso sarà necessario individuare un sito per lo smaltimento dei residui dopo il trattamento che attualmente avviene presso l’impianto TMB di Viterbo.
Secondo quanto brillantemente deciso dalla Regione Lazio sarà la MAD nei prossimi mesi a proporre la nuova tariffa di conferimento in discarica che sarà presumibilmente più alta dell’attuale, che fu stabilita nel 2005 ed applicata, in via allora definita come provvisoria, dal 2008 ad oggi. Tale tariffa è rimasta inalterata con la Regione che solo oggi si accinge a cambiarla. Tutto ciò non necessariamente comporterà un aumento della TARI per i cittadini perchè cercheremo di ottenere dei risparmi sulle altre componenti del servizio coperto dalla tariffa.
A ben considerare l’aspetto più chiaro del provvedimento della Regione Lazio è il maggiore conferimento di rifiuti per circa 25.000 metri cubi nell’invaso di Fosso Crepacuore 2, attivo dal 2008 a gennaio 2013, quando all’epoca Civitavecchia era amministrata dai sindaci Moscherini e Tidei. Ci aspettiamo pertanto che il consigliere Tidei, che in consiglio comunale ha parlato di ipotesi di reato relative al maggiore conferimento di rifiuti in discarica, sia coerente con quanto da lui asserito e presenti con sollecitudine un esposto contro se stesso ed il suo predecessore alle competenti autorità per verificare le ipotesi da lui stesso segnalate.

Alessandro Manuedda
Assessore all’Ambiente

Pubblicato venerdì, 4 Dicembre 2015 @ 18:06:43     © RIPRODUZIONE RISERVATA
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