Fp Cgil: “Il sistema automatizzato rischia di generare caos”; presente il servizio di acquisto online e totem all’ingresso
A poco più di 6 mesi dal Giubileo, importanti siti romani del Mic sono privi di un servizio di biglietteria. Così la Fp Cgil “si mantenga la qualità del servizio al pubblico”.
Come indicato dalla sigla sindacale, lo scorso primo maggio è scaduta la convenzione tra la ex Soprintendenza Archeologica di Roma e Coopculture per i servizi aggiuntivi e per i servizi di biglietteria di siti importantissimi tra i quali il Colosseo, la Domus Aurea, le Terme di Caracalla e il Museo Nazionale Romano.
Se l’amministrazione del Parco Archeologico del Colosseo ha bandito per tempo un bando per l’assegnazione del servizio biglietteria per 48 mesi alla società CNS – viene indicato in una nota – altrettanto non è accaduto per le Terme di Caracalla di competenza della Soprintendenza Speciale Roma e per i 4 siti del Museo Nazionale Romano.
“È paradossale che siti così rilevanti non abbiano più una biglietteria fisica – commenta la Fp Cgil di Roma e Lazio – ma solo un servizio di acquisto online e totem all’ingresso. Siamo agli inizi dell’alta stagione e a dicembre partirà il Giubileo ed il sistema automatizzato rischia di generare caos e di non garantire la piena accessibilità ai visitatori italiani ed esteri. I totem, infatti, non sono accompagnati da uno specifico servizio di assistenza al pubblico e offrono solo due lingue, italiano e inglese, tagliando fuori grosse fette di turisti”.
Il taglio dei servizi, dice il sindacato, includerà le visite guidate e le audio/video guide, riducendo la qualità dell’offerta in un momento di forte afflusso turistico.
“I totem fanno parte del progetto “Ad Arte”, una piattaforma per l’internalizzazione dei servizi di biglietteria museale, una scelta premiante dal punto di vista economico in quanto evita il versamento di una quota delle entrate ai concessionari, tuttavia, nei siti con importanti flussi di accesso – sottolinea la Fp Cgil di Roma Lazio – possono essere di supporto e non integralmente sostitutivi di una biglietteria fisica e del personale che assiste all’acquisto.”
“Senza una reale progettualità l’operazione ricade sul personale interno che è ridotto a poche unità e non può gestire con risultati soddisfacenti ulteriori servizi al pubblico. Una reinternalizzazione del servizio di biglietteria ci vede favorevoli, con modalità e soluzioni condivise e -soprattutto- con nuove assunzioni al Ministero della Cultura che, ancora oggi, dopo anni di riduzione della pianta organica, vede una carenza negli organici di circa 8mila unità per garantire il buon funzionamento dell’ente”.