Febbre alta, cefalea, nausea ed eruzioni cutanee le principali conseguenze, ma la maggior parte dei colpiti potrebbe restare asintomatico. La Regione raccomanda 7 giorni di isolamento fiduciario domiciliare dopo la comparsa dei primi segni
Per gli specialisti la Dengue è una vecchia conoscenza, perché da oltre due secoli si propaga con le zanzare nelle zone tropicali di mezzo mondo. E in effetti il primo caso nel Lazio, quello di una donna a San Felice Circeo, è stato la conseguenza di un viaggio.
Ora, il secondo caso, è come si dice “autoctono”, cioè l’uomo che all’inizio del mese si è presentato in un ospedale di Roma denunciando i sintomi non era mai stato nelle aree dove il virus prolifera.
Nessuna sorpresa per gli esperti: se infatti una zanzara punge una persona infetta, quella zanzara propaga il virus, anche se è una comune zanzara tigre. In ogni caso è escluso il passaggio da persona a persona. Quali i sintomi? Febbre alta, cefalea, nausea ed eruzioni cutanee ma per la maggior parte dei casi la Dengue è asintomatica.
In una nota la Regione Lazio raccomanda l’isolamento domiciliare fiduciario per 7 giorni dalla comparsa dei sintomi. Dopo la quarantena la ripresa arriva senza altre difficoltà.
Nelle prossime ore l’AMA avvierà una disinfestazione nelle aree dove vive e lavora l’uomo colpito dal virus.