Ha lasciato non poco di stucco il comunicato con il quale ieri il gruppo di sostenitori di Gianni Cuperlo ha annunciato la lista a sostegno del candidato Pd nel nord della Provincia di Roma. Oltre ai nomi di Clemente Longarini, Armando Fortini, Carmela Teverino e Vittoria Marini sta facendo discutere l’opportunità di mettere a capolista un esponente del Pd di Bracciano, Giulia Sala, nel mezzo dell’accesa discussione politica sull’ampliamento della discarica di Cupinoro. Il Pd di Bracciano infatti è forza di governo nella città e tra i sostenitori dell’ampliamento della discarica c’è proprio il Sindaco Giuliano Sala, padre di Giulia Sala.
E’ un dato di fatto che è proprio il Pd di Bracciano che potrebbe risolvere la questione Cupinoro per la gioia di cittadini e Comitati, cambiando la posizione del Comune in questa vicenda.
Verrebbe da chiedersi: che ne pensano i candidati della lista a sostegno di Cuperlo della questione Cupinoro? Sulla stampa molti di loro si sono già aspramente dichiarati contro l’ampliamento della discarica, ma appare del tutto singolare che oggi a guidare la lista per Cuperlo ci sia proprio una trazione Cupinocentrica.
Un cortocircuito politico che avevamo già evidenziato in un articolo qualche giorno fa nel quale si metteva in evidenza come in tutta questa storia ad aver perso la bussola è proprio la politica ed il centrosinistra, forza di governo in molti dei comuni della zona ed in Regione (leggi articolo).
Il meccanismo della selezione dei candidati non lascia scampo e scelta all’elettore. Le liste bloccate farebbero in modo che ogni voto alla mozione Cuperlo giunga a Giulia Sala ancor prima che agli altri membri della lista. Continua quindi nel Pd a perdurare questo meccanismo delle liste bloccate, che ricorda molto il Porcellum di Calderoliana memoria.
La discussione si sta propagando sui social network e a risultare spiazzati sono militanti, sostenitori di Cuperlo e semplici simpatizzanti del partito. C’è anche chi storce il naso non solo per l’appartenenza territoriale della capolista, ma anche per il nome riconducibile al Sindaco di Bracciano. La tradizione della leadership di padre in figlio spopola nella provincia a nord del Lazio. Seppur caso per caso i diretti interessati avranno ampi meriti per ricoprire quel ruolo, dal punto di vista statistico qualcosa non torna.