Non ci stanno i docenti ed i lavoratori della “Corrado Melone” ad essere accusati per fatti avvenuti in altri plessi e per i quali la magistratura deve ancora percorrere il suo iter giudiziario.
Attraverso un documento, approvato all’unanimità al collegio docenti, il personale della scuola ha tenuto a ribadire che sulla vicenda si è fatta un’opera di strumentalizzazione e linciaggio mediatico facendo leva su alcune parole del preside Agresti estrapolate da una nostra intervista. Il preside nelle dichiarazioni rilasciate al direttore di TerzoBinario.it aveva fatto un ragionamento complessivo sulla vicenda. Da un lato venivano esposti i fatti, raccontando i passaggi precauzionali decisi per garantire la sicurezza degli alunni e la correttezza delle indagini per accertare eventuali responsabilità. Dall’altro si invitava alla cautela fino al momento in cui una sentenza avesse poi decretato la colpevolezza o meno del docente coinvolto in questa storia. Ma il termine “toccatina” aveva scatenato un putiferio, parola estrapolata da un discorso ipotetico e trasformata in affermazione giustificatoria. Di seguito il documento approvato dai docenti.
I sottoscritti vedono la propria serenità e la propria rispettabilità professionale e morale minata dal continuo ripetersi sui social e sui quotidiani, anche a livello nazionale, dell’associazione di un reato penale avvenuto (se avvenuto) altrove commesso da un docente titolare in altra Scuola, con il nome dell’Istituto in cui lavorano e nel quale mai nessun lavoratore ha mancato di rispetto a qualcuno.
I sottoscritti, per difendere la propria immagine, stanno valutando l’opportunità di procedere con querele verso chi abbia fatto un uso errato del nome della Scuola e non abbia ancora rettificato il proprio errore con gli stessi mezzi e con lo stesso clamore con il quale ha infangato il nome della “Melone”.
I sottoscritti esprimono solidarietà verso il proprio Dirigente Scolastico, ritenendo volgare e assolutamente fuori luogo l’attacco mediatico di bassissimo livello cui egli stesso è stato fatto oggetto. Il Dirigente ha già più volte respinto tutte le accuse rivoltegli sui social ed ha ripetutamente affermato di non aver mai ritenuto che una “toccatina” possa essere considerata un fatto veniale, confermando la massima attenzione al rispetto della persona umana, delle donne e delle ragazze in particolare, sia sua che di tutti i lavoratori della “Melone”. D’altro canto, nessuno può negare che proprio lui ha presentato la denuncia dei fatti penali alle autorità competenti.
Il peso delle accuse infanganti gettate sui docenti, sul Dirigente e sulla Scuola sono state esageratamente pesanti e ingiustificate, sono state parole che feriscono e che potrebbero far perdere al nostro Istituto la credibilità e la stima di cui indubbiamente si è fregiato nel corso di tanti anni in cui sono state offerte numerosissime iniziative culturali improntate al rispetto, all’integrazione, alla responsabilità e sono state spese tante energie per il bene dei bambini e dei ragazzi e per la loro sana e serena crescita nel cammino che li porterà a diventare cittadini del domani. Ci si chiede anche se le rettifiche saranno realmente sufficienti a restituirci l’autorevolezza, la stima e la fiducia dei genitori e della cittadinanza a seguito dell’avvilente e vile linciaggio avvenuto sui social. I sottoscritti, infatti, ben ricordando cosa sia avvenuto in passato a colleghi che sono stati ingiustamente accusati di simili o peggiori nefandezze e che solo con estremo ritardo sono stati assolti con formula piena, ma hanno vista rovinata la propria esistenza dalle chiacchiere di chi non sa di cosa si parli, ritengono il professore in questione innocente fino al verdetto finale del tribunale.
Pertanto i sottoscritti diffidano chiunque dall’associare il nome della “Corrado Melone” ai fatti contestati lo scorso anno in altra Scuola e per il quale un professore è stato rinviato a giudizio.
Firmato: i docenti ed il personale ata dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone”