Al costo del biglietto e dell’abbonamento non corrisponde un equo servizio. Questa la constatazione fatta dal comitato pendolari di Tarquinia e Montalto di Castro pronti a presentare una serie di proposte al prossimo tavolo di concertazione con Trenitalia, Regione Lazio e RFI che si terrà a breve.
“Dopo una generale riflessione sulla notevole incongruità esistente tra il prezzo degli abbonamenti mensili e annuali per la tratta Roma Termini – Tarquinia/Montalto e le attuale frequenza delle corse, soprattutto se paragonato a quanto avviene per la tratta Roma Termini – Civitavecchia (le 12 corse giornaliere contro 36 per ciascuna delle due direzioni)” il Comitato ha deciso di avanzare alcune proposte.
In primis occorre aumentare il servizio feriale guardando soprattutto alla fascia pomeridiana/serale in partenza da Roma. In particolar modo i pendolari chiedono di “prolungare fino alla stazione di Montalto, con fermata intermedia alla stazione di Tarquinia i treni delle 17.42, delle 18.42 e delle 19.42”.
Il problema della carenza di treni, però, esiste anche al mattino. Mancano infatti convogli che da Roma Termini raggiungono le due città del comprensorio. La fascia mattutina penalizzata, per i pendolari è quella che va dalle 6.12 alle 10.12. Stessa cosa per i treni in partenza da Montalto di Castro e Tarquinia e diretti alla Capitale. Occorrerebbe incrementare l’offerta tra le 8.16 e le 10.18.
Non va meglio ai pendolari nemmeno durante il fine settimana. Se è vero infatti che per molti la settimana lavorativa termina il venerdì, altri invece sono ‘costretti’ a recarsi a lavoro anche il sabato e la domenica. E molto spesso l’ora di rientro non corrisponde con quella dei più ‘fortunati’. “Vanno aggiunte corse in partenza da Montalto/Tarquinia – scrivono i pendolari – in direzione Roma Termini tra le 10.18 e le 14.18 e in partenza da Roma Termini in direzione delle suddette stazioni tra le 16.12 e le 18.12 e tra le 18.12 e le 20.12. E’ anche fortemente avvertita – sottolineano – la necessità di estendere all’intera settimana il treno regionale N. 7140 in partenza da Roma Termini alle 22.12, oggi effettuato solo la domenica”.
Riflettori puntati anche sulle fermate utili e ad oggi soppresse per svariate corse, come ad esempio quella di Roma Tuscolana”.
Ma di criticità si parla anche guardando alle stazioni ferroviarie. I problemi della stazione di Tarquinia si conoscono già: pensiline che cadono a pezzi, vetri rotti, bar chiuso da anni e soprattutto – fanno notare anche i pendolari – chiusura perenne dei servizi igienici (problema denunciato anche a Ladispoli dai viaggiatori, ndr), per non parlare della mancanza di illuminazione nel sottopassaggio che potrebbe creare notevoli problemi anche di sicurezza. Di questi aspetti, dopo le varie denunce degli utenti, si era occupato proprio nei giorni scorsi il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola che carta e penna alla mano ha scritto a RFI nella speranza di un intervento tempestivo. E di problemi infrastrutturali parlano però anche i pendolari di Montalto. “Il piazzale propiscente – spiegano – è insufficiente ad accogliere le auto dei viaggiatori”.
Ma come fare ad aumentare l’offerta se le risorse scarseggiano? I pendolari provano anche in questo caso a dare un suggerimento: “Maggiore controllo dei titoli di viaggio”. In questo modo Trenitalia potrebbe “recuperare fondi con i quali finanziare in parte i miglioramenti dell’offerta commerciale, ritenuti ormai ineludibili dalle migliaia di viaggiatori che giornalmente utilizzano la tratta in partenza da Montalto e Tarquinia, stazione che – spiegano – servono un vastissimo bacino di utenza (compresi i residenti delle cittadine di Tuscania, Canino, Cellere, Farnese, Ischia di Castro, Piansano, Tessennano, Latera, Acquapendente, Pescia Romana, Arlena di Castro e Valentano)”.