Perseguita l'amante e i parenti: arrestata 43enne a Civitavecchia • Terzo Binario News

Manette degli agenti anche per un 49enne con precedenti: da ubriaco ha minacciato i familiari

Una relazione clandestina di qualche mese, una separazione non accettata che porta allo stalking. A molestare l’ex stavolta è una lei e non un lui, tanto che la donna è finita ai domiciliari. La Polizia, intervenuta in questo caso, ha dovuti arrestare anche un 49enne, reo di maltrattamenti in famiglia.

Entrambi gli episodi si sono verificati a Civitavecchia e di Civitavecchia sono originari i protagonisti di queste vicende.

All’arresto della 43enne, gli agenti del Commissariato hanno proceduto venerdì pomeriggio. In un impianto sportivo cittadino, la donna ha incontrato il figlio dell’ex, ricoprendolo di insulti e arrivando persino a tirargli i sassi. Questi ha avuto la prontezza di spirito di girare un video mentre veniva aggredito e quando la donna si è dileguata ha chiamato le forze dell’ordine sporgendo denuncia. Nella stessa è emerso che la persecuzione riguardava sia lui sia la madre, anche lei oggetto di minacce, arrivate anche attraverso il citofono di casa. Il video ha permesso agli uomini di viale della Vittoria di rintracciare la donna e di procedere all’arresto differito, con l’accusa di stalking. Per lei il giudice ha disposto la restrizione in casa.

Invece nell’altra storia, il padre si è presentato completamente ubriaco dando in escandescenze, tentando di aggredire i congiunti e distruggendo le suppellettili. Una delle figlie, rimasta fuori dal portone, è stata avvertita dai fratelli e ha chiamato la Polizia. È successo intorno alle 2,30 della notte fra domenica e lunedì sera. «Papà sta distruggendo casa e minaccia la mamma e i miei fratelli». I poliziotti sono saliti, tuttavia la loro presenza non è servita a far calmare il 49enne, anzi. Ha continuato finché non è stato ammanettato e portato nelle camere di sicurezza del Commissariato, dove – proprio in virtù dell’alterazione da alcool – è stato sedato. Portato nel carcere di Aurelia- perché accusato di maltrattamenti in famiglia, resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale, il magistrato ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico e arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella dei parenti. Tra l’altro è emersa una denuncia sporta per gli stessi motivi nel 2021 sempre dai familiari.

Pubblicato mercoledì, 3 Luglio 2024 @ 12:58:40     © RIPRODUZIONE RISERVATA