Tutti pazzi per il Pd a Cerveteri o resa dei conti? Si chiude con una cifra record di iscritti il tesseramento Pd valevole per il congresso straordinario di circolo che si terrà domenica prossima.
Sono 920 gli iscritti che in meno di un mese hanno ricevuto la tessera presso il circolo cerite. Un numero in linea con le attese secondo Michela Califano, garante che ha avuto il compito tutt’altro che semplice di gestire questa fase in un circolo dove non mancano veleni ed esuberanze. Ma da Roma hanno individuato nella ferrea dirigente provinciale la figura forse più adatta per mettere a tacere chi poteva trasformare in una parapiglia questo congresso.
I NUMERI
Abbiamo detto 920 gli iscritti. Un numero normale per la Califano che però precisa, normale considerando che si tratta di un tesseramento in vista di un congresso straordinario ad un passo dalle elezioni comunali. Come dire che in fondo c’è poco di normale in questa cifra. In effetti il numero di iscritti supera addirittura quello del 2013 quando si uscì sempre da una fase di commissariamento e che aveva portato all’elezione di Alessandro Gnazi.
Lo scorso anno per circa la metà degli iscritti c’era chi aveva gridato allo scandalo ed alle tessere vendute a pacchetto, ora con il doppio degli iscritti nessuno ha finora aperto bocca. Eppure non sono mancati momenti di tensione durante questi giorni di tesseramento, tra tampinamenti a uomo degli “iscrivendi” fuori dal circolo alle esclusioni eccellenti messe a verbale, tra cui quella dell’eterno aderente Aldo De Angelis o del vicesindaco Giuseppe Zito oltre che la consigliera Federica Battafarano
IL CONGRESSO
Ma sul congresso sicuramente si è imboccata più una strada di resa dei conti piuttosto che un momento di confronto pubblico con diverse linee programmatiche. Il regolamento infatti deprime qualsiasi discussione. La roadmap prevede la chiusura delle candidature per venerdì prossimo 3 febbraio, mentre le elezioni del segretario si terranno due giorni dopo, domenica 5 febbraio. Nemmeno il tempo di fare due chiacchiere con gli iscritti. Anche la garante Califano concorda sul fatto che i tempi sono veramente troppo stretti per un dibattito democratico ed aperto. Si tratterà di un congresso molto tecnico e per questo forse poco appassionante. Ma l’appuntamento sarà importante proprio in chiave elezioni.
LE PRIMARIE
Gli iscritti Pd faranno di diritto parte nella platea elettiva di eventuali primarie democratiche o di coalizione. Ma forse su questo ultimo tipo di consultazione il regolamento sembra essere troppo a vantaggio dei democratici. In caso di elezioni primarie di coalizioni, che si terrebbero il 17 marzo, il Pd avrebbe già una base elettiva di 920, mentre per gli elettori delle altre forze della coalizione si dovrebbe effettuare l’iscrizione nel registro degli elettori entro febbraio. Un regolamento che avvantaggia troppo il Pd anche alla luce dei numeri del tesseramento ultimo. Chi deciderà quindi di partecipare ad un gioco impari?
In una settimana si chiuderà quindi un anno di polemiche che hanno messo il Pd al centro di lotte intestine. Basterà il congresso a porre fine a questa faida o si continuerà anche dopo a spartirsi i brandelli della bandiera tricolore democratica?