Invitato alla riunione della Can C, scrivono dall’Aia: “Né uno sciopero né una protesta ma un grande passo avanti per accendere un faro su una questione sulla quale non possiamo più aspettare”
Edoardo Cavalleri, l’arbitro di Civitavecchia a cii è stato rotto un braccio a Corchiano due settimane fa, è stato invitato alla riunione della Can C dove ha parlato per la prima volta.
Solidarietà da parte dei fischietti, come si evince dal comunicato apparso sul sito dell’Aia.
“Volevo ringraziare Maurizio Ciampi per l’invito. Fa piacere sentire l’affetto di tutta l’Associazione: è successo a me, poteva succedere a tutti. Quante volte abbiamo sentito di episodi che coinvolgono colleghi? – così Edoardo Cavalleri – Il supporto, lo spirito associativo che ho sentito mi danno la spinta per andare avanti. E non demordo. Grazie anche al Presidente Pacifici, e al mio Presidente di Sezione Marco Sacco riferimento importante, persona di straordinaria sensibilità”.
Proprio Marco Sacco, Presidente della Sezione di Civitavecchia, è intervenuto: “Quando hanno toccato Edoardo, vista la responsabilità che abbiamo verso tutti gli associati, abbiamo intrapreso la via che ha portato al fermo dei Campionato nel Lazio. Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato in questa presa di posizione, con la quale abbiamo voluto toccare nel profondo del cuore tutte le componenti del mondo calcistico.
Il Responsabile della Can C Maurizio Ciampi in apertura ha voluto ospitare Edoardo Cavalleri, arbitro della Sezione di Civitavecchia, la cui aggressione ha dato il via all’azione di sensibilizzazione dello scorso fine settimana nel Lazio, mostrandogli tutto il sostegno dei suoi arbitri e assistenti.
A prendere la parola, il Presidente dell’AIA, Carlo Pacifici: “Quello dello scorso fine settimana nel Lazio non è stato né uno sciopero né una protesta. È stato un grande passo avanti dell’AIA tutta e la volontà di accendere un faro su una questione sulla quale non possiamo più aspettare.
Hanno dimostrato solidarietà il Presidente del Coni Giovanni Malagò, quello della Figc Gabriele Gravina. Ma soprattutto il ministro dello Sport Andrea Abodi mi ha annunciato la volontà, insieme al ministro della Giustizia Carlo Nordio, di predisporre una legge ad hoc a tutela degli arbitri di ogni sport”.
L’arbitro Roberto Lovison ha letto una lettera a nome dell’Organico CAN C: “Ciao Edoardo, siamo contenti di averti ospite questa sera in occasione del nostro raduno per esprimerti la nostra vicinanza e il nostro affetto.
Lo sport è un terreno di valori condivisi, dove rispetto e fair play devono prevalere su ogni forma di aggressione.
Nessuno, né dentro né fuori dal campo, dovrebbe mai temere per la propria incolumità, a maggior ragione un arbitro che porta giustizia all’interno di un terreno di gioco. L’aggressione a un arbitro non è solo un attacco a una persona, ma al cuore stesso dello sport e dei suoi principi e dell’Associazione di cui facciamo parte. È per questo motivo Edoardo, che la CAN C al completo ti sostiene ed è al tuo fianco in questo momento difficile ma importante per noi tutti. Il gruppo CAN C”.