“Nel corso del Consiglio Comunale di martedì scorso, il Sindaco Grando ha superato ogni limite di correttezza istituzionale e rispetto delle persone. Rispondendo a un’interrogazione sullo stato di attuazione di un’opera pubblica, non solo ha attribuito la responsabilità del problema a dipendenti comunali, ma ha insinuato che questi abbiano deliberatamente ostacolato il suo operato per motivi politici.
Un’affermazione gravissima, che calpesta i diritti e la dignità dei lavoratori del Comune e insinua un clima di sospetto e intimidazione. Non contento, Grando ha tirato in ballo aspetti personali e familiari di persone del tutto estranee alla discussione, continuando una prassi ormai abituale di attacchi personali e allusioni che nulla hanno a che vedere con il confronto politico o amministrativo.
Riteniamo doveroso chiarire che:
1. Il Sindaco è responsabile del funzionamento dell’amministrazione: non è accettabile che si nasconda dietro accuse infamanti verso i dipendenti, addossando loro responsabilità politiche o amministrative. Questo atteggiamento rappresenta una fuga dalle proprie responsabilità istituzionali.
2. I diritti e la dignità dei lavoratori sono intoccabili: accusare pubblicamente un dipendente di ostacolare l’amministrazione per motivi politici è un comportamento gravissimo e potenzialmente diffamatorio, che potrebbe configurare anche un abuso del proprio ruolo.
3. È inaccettabile qualsiasi riferimento a questioni personali o familiari: tali comportamenti sono un attacco non solo alle persone coinvolte ma anche alle più basilari regole di rispetto e civiltà che devono caratterizzare un dibattito pubblico.
Non permetteremo che il Comune di Ladispoli diventi teatro di accuse infamanti, intimidazioni e offese personali. Difenderemo con fermezza i diritti dei lavoratori e delle istituzioni contro questo stile di amministrazione fatto di attacchi personali, vittimismi e fughe dalle responsabilità.
Invitiamo il Sindaco Grando a riflettere sul ruolo istituzionale che ricopre e a rispettare la dignità delle persone e delle istituzioni che rappresenta.
Mai a Ladispoli, nella storia amministrativa della città, si era verificata una situazione simile”.
Crescenzo Paliotta
Silvia Marongiu
Ferdinando Cervo
Alessio Pascucci
Gianfranco Marcucci
Fabio Paparella
Roberto Garau
Daniela Ciarlantini