Gli zii di Marco Vannini, Roberto e Anna Carlini, hanno voluto commentare la lettera inviata ieri alle redazioni da parte di Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli, entrambi coinvolti nel processo per la morte del giovane Marco.
“Abbiamo letto la lettera che Giorgini Viola ha scritto, si fa per dire, in merito alla vicenda nella quale è coinvolta ed imputata – dichiarano gli zii – e nelle tante righe in cui si autocommisera la cosa che ci provoca disgusto è che non ha speso una sola parola per nostro nipote.
Pensa al suo caro fidanzato Federico, imputato di concorso in omicidio volontario con dolo eventuale, che vive lontano dai suoi cari. Vorremmo ricordarle, perché sembra che ce ne sia bisogno, che Marco giace in una tomba e non rivedrà mai più i suoi cari”.
“Queste sue, per modo di dire, righe – continuano Roberto e Anna – non fanno altro che rafforzare le nostre convinzioni su di lei e sul ruolo che ha avuto nella vicenda. A pochi giorni dall’inizio del processo notiamo cose insolite: Ciontoli Antonio che gira con il rosario come un francescano, forse per implorare il perdono di Nostro Signore; vengono pubblicate lettere minatorie che sono pervenute ai poveri Ciontoli vittime di insulti di ogni tipo. Certamente tutto questo ci sembra molto strano.
Le lettere di Viola, il rosario di Ciontoli e le lettere minatorie ci fanno pensare ad uno squallido quanto disperato tentativo di far apparire queste persone per quello che non sono”.
“Un ultimo pensiero a Viola – concludono gli zii di Marco Vannini – Stai tranquilla le sentenze si scrivono in tribunale e non davanti alle televisioni”.