“Serena non è stata protetta e abbiamo ammirato molto il coraggio di papà Guglielmo”
foto Repubblica – «Noi siamo diventati un po’ il simbolo della giustizia italiana perché nel nostro caso giustizia è stata fatta. Invece Serena non è stata protetta e insieme a Valerio abbiamo ammirato molto il coraggio di papà Guglielmo Mollicone.
Noi siamo in sostegno della famiglia, perché Serena non c’è più, non c’è più il papà che ha lottato come un leone per anni e nel momento in cui sembrava che ci fosse uno spiraglio di giustizia e verità per la figlia è andato via».
Noi oggi rappresentiamo Guglielmo Mollicone, un padre coraggio”, hanno spiegato Valerio e Marina.
“Il padre di Serena ha sempre sostenuto le nostre iniziative e noi abbiamo sentito il dovere morale di essere presenti qui oggi.
Marco era nella casa dove doveva essere protetto, Serena era in una caserma dove doveva essere protetta anche lei. E invece non è stato così”.
“I Mottola come i Ciontoli, colpevole tutta la famiglia”, aveva detto nella sua requisitoria la pm, citando il caso del giovane morto in casa della fidanzata a Ladispoli, concluso con la sua condanna e quelle dei genitori e del fratello.
Lo ha detto la madre di Marco Vannini arrivando insieme al marito Valerio in Tribunale a Cassino per assistere alla lettura della sentenza del processo sull’omicidio di Serena Mollicone e portare solidarietà alla famiglia della giovane di Arce, uccisa nel 2001. (Sod/Adnkronos)