Continuano le ansie e le preoccupazioni per le prospettive future di Alitalia Maintenance Systems e dei suoi oltre 300 lavoratori, dato che l’azienda è attualmente in concordato preventivo e si attende la primavera per la presentazione del piano industriale e finanziario che ne dovrà decidere la possibilità di rilancio o lo stallo definitivo.

Mentre per Alitalia la soluzione sembra a portata di mano con l’ingresso degli arabi di Etihad, per Alitalia Maintenance Systems c’è il rischio di chiusura, con evidente danno non solo per le circa 300 famiglie dei suoi dipendenti, ma anche per l’economia nazionale, per la sicurezza del volo, dato il delicato campo in cui opera l’azienda, la manutenzione e la revisione dei motori degli aerei.

Già Alitalia ha manifestato interesse per la sopravvivenza dell’azienda, rilevando una parte maggiore del pacchetto azionario e nominandone i vertici, ma può e deve fare di più, reinternalizzando l’attività di manutenzione e revisione nel proprio perimetro aziendale.

I vertici aziendali, poi, devono aiutare il rilancio dell’azienda mediante una diversificazione delle attività, dato che sussistono le capacità per la revisione anche di turbine a gas, motori militari ed elicotteristica, un’azienda tecnologicamente avanzata come Alitalia Maintenance Systems non può sparire nel silenzio.

Anche le Istituzioni devono fare la loro parte, in particolare la Regione, a tal proposito i sindacati sono molto delusi dal comportamento dei vertici della Regione Lazio, che non ha risposto alla loro richiesta di convocazione del 20 novembre sull’argomento né ai successivi solleciti tanto che, il 27 febbario sono usciti con un nuovo comunicato sollecitandola ad incontro non più procrastinabile.

“Siamo convinti che AMS sia un asset strategico ed importante non solo per Alitalia ma per il paese intero. Un’eccellenza del genere non può sparire. Occorre un sostegno delle Istituzioni in particolar modo dalla Regione Lazio” ha dichiarato Claudio Arbotto FIT CISL.  Dello stesso avviso è anche Fabio Ceccalupo UGL Trasporto Aereo: “Non voglio credere che le Istituzioni e in questo caso la Regione Lazio, rimangano silenti di fronte alla possibilità che un’Azienda come Alitalia Maintenenace Systems di così livello tecnico possa chiudere. Un’ azienda che, se supportata potrebbe non solo reintegrare buona parte dei lavoratori oggi in cassa integrazione ma creare le condizioni per cambiare rotta e uscire da una situazione occupazionale difficile”.

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Pubblicato venerdì, 28 Febbraio 2014 @ 13:26:58     © RIPRODUZIONE RISERVATA
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