“Sulla situazione tragica del mercato ci sono stati due tipi di reazioni.
Quella istituzionale, dell’assessore che promette un nuovo progetto da approvare ovviamente prima delle elezioni di giugno.
L’assessore per l’onestà intellettuale che lo contraddistingue, avrebbe dovuto aggiungere, che stante i tempi della politica, saranno necessari almeno altri due anni per il compimento dell’opera.
Sono intervenuti per la politica i 5 stelle che dopo aver confermato il degrado del mercato, ovviamente evidenziando i bei tempi della loro amministrazione. Alle imprese interessa il progetto e tempi certi per il suo compimento.
La giunta 5 stelle ha governato per l’intera legislatura e un progetto che normalmente si concretizza in un paio di anni, in cinque anni non ha visto fine.
Ricordo , non per polemica, il diverso percorso relativo all’outlet a Fiumaretta, definito e concluso , nonostante tante contrarietà e saltato definitivamente per fortuna dei commercianti.
Al di là di questi due interventi, un silenzio assoluto da parte delle altre forze politiche ed in particolare delle associazioni di categoria esclusi alcuni commenti di vaghi operatori del mercato.
Ribadisco la proposta di un commmissario su cui nessuno ha espresso un giudizio.
Può essere una immane baggianata, può essere improponibile ma per mettere fine allo sconcio di una storia senza fine , qualcosa bisogna proporre e definire tempi certi e chiari su cui la politica difficilmente interviene.
Si sa che i tempi della politica sono diversi da quelli dell impresa.
Silenzi ancor più assordanti quelli delle associazioni di categoria.
Oltre al commissario sarebbe utile definire un protocollo,un accordo , che affidi ai consorzi degli operatori la gestione di alcuni servizi, che gli stessi operatori decideranno con il comune.Cosi come avviene in gran parte dei mercati “il mercato agli operatori,”mi sembra una giusta linea da seguire.
Spero che ci siano risposte politiche e categoriali,perché il mercato sta divenendo l esempio di una politica parolaia,inadeguata,lontana dalle imprese.
Che in questa città ,ricordo per l’ennesima volta, creano l’80% del lavoro e del pil cittadino”.
Tullio Nunzi