Siamo agli spifferi, ai “si dice”, alle deduzioni, alle frasi dette e soprattutto non dette. E qualche situazione certa.
Si parte da ciò che non è stato detto ovvero: nel cercare di distogliere l’attenzione sui problemi quotidiani di Ladispoli e delle azioni – spesso molto discutibili – discutibili di palazzo Falcone e maggioranza, il sindaco Alessandro Grando ha “candidato” Alessio Pascucci quale possibile avversario del centrosinistra alle elezioni comunale del 2022. Posto che il diretto interessato non appare interessatissimo a concorrere per la riva sud di Torre Flavia, resta un altro fatto: che Grando non ha mai detto che concorrerà.
Gira da tempo la voce secondo cui l’esponente della Lega ritenga conclusa l’esperienza sullo scranno di palazzo Falcone: l’ipotesi di un’avventura politica in Regione o in un altro ente, l’esclusione dal direttivo nazionale della Lega e le decisioni assunte senza neanche un confronto all’interno del partito di Salvini, come sul rimpasto di Giunta e il ritiro delle deleghe sono elementi che fanno propendere per un nome nuovo. Ma quale?
Le chiacchiere all’interno del Carroccio sono iniziate e si sta cercando la convergenza sull’attuale capogruppo Luca Quintavalle. Leghista di rito antico e accettato, ha lavorato nell’ombra fino adesso più che altro per tessere la tela sulle anime molto diverse che popolano la maggioranza ladispolana e che hanno provocato più di uno scossone.
Però non sono mancate le occasioni in cui ha strizzato l’occhio ai livelli più alti del partito ed è più che mai possibile che gli venga concessa l’occasione per tentare di raccogliere il testimone da Grando.