Il bambino che si era soffocato mangiando un hot dog da Ikea dopo cinque giorni è morto. Ieri pomeriggio presso la Terapia intensiva pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma il bambino non ce l’ha fatta: gli sono stati fatali quei 40 minuti senza ossigeno. Francesco, questo suo nome, era stato ricoverato in condizioni disperate giovedì scorso dopo essere rimasto soffocato con un pezzo di wurstel al ristorante con la mamma.
Il piccolo è rimasto senza respirare per troppi minuti nonostante i tentativi di rianimazione praticati dai sanitari del 118 e della squadra medica dell’Ikea. In questi giorni il bambino è stato sotto il controllo dei medici della terapia intensiva pediatrica, dove gli è stata praticata anche l’ipotermia.
“I genitori del bimbo – spiegano dal Gemelli – , duramente colpiti dalla tragedia familiare, con un atto di estrema generosità hanno espresso ai medici il desiderio che la morte del loro bambino serva a salvare altre piccole vite, dando il consenso alla donazione degli organi del figlio”. Secondo il Policlinico, nonostante l’impiego dei più avanzati trattamenti d’intervento disponibili, il bambino «ha presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche. Per tale ragione è iniziata l’osservazione da parte della commissione medica multidisciplinare del Policlinico Gemelli che ha purtroppo accertato la morte».
Il pm Alberto Galanti ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, disponendo l’autopsia e autorizzando l’espianto degli organi. Il magistrato è anche in attesa di una relazione sull’accaduto da parte degli investigatori.