Federica Mangiapelo
Colpo di scena nell’indagine sulla morte di Federica Mangiapelo, la giovane di 16 anni trovata priva di vita il primo novembre del 2012 in riva al lago di Bracciano. Mentre a settembre il giallo sembrava risolto, il giudice per le indagini preliminari ha riaperto il caso respingendo la richiesta di archiviazione fatta dalla Procura di Civitavecchia.
I risultati dell’autopsia, che avevano evidenziato la morte naturale della ragazza per complicazioni cardiache, avevano semplificato la posizione del fidanzato, Marco di Muro, che ha passato le ultime ore di vita con Federica. Per lui l’accusa era passata da omicidio volontario ad omissione di soccorso.
Il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che ci sono ancora troppi punti aperti e per questo vuole ricostruire di nuovo la dinamica delle ultime ore di vita della giovane.
Federica è stata lasciata ad Anguillara dal fidanzato alle 2 di notte e sarebbe morta 5 ore dopo a qualche chilometro di distanza. Cosa abbia fatto la ragazza in questo lasso di tempo, come e perché sia arrivata fino in riva al lago sono ancora domande senza risposta, che non consentono al giudice di mettere la parola fine sul caso. Altro punto aperto riguarda la scomparsa di oggetti personali della ragazza tra cui la borsa ed il cellulare.
Il gip vorrebbe verificare di nuovo le cause che hanno portato alla morte della giovane. Il sospetto è che il decesso sia avvenuto durante il litigio o che il malore abbia avuto inizio nella discussione. Per ricostruire i fatti verranno convocati di nuovo i testimoni che hanno passato la serata con i due ragazzi.