Mazzarino sul Capodanno a Ladispoli: «Bel concerto ma per Ligabue, Anastacia e persino a Firenze si è speso molto meno» • Terzo Binario News

“Anche questo Natale ce lo semo levati …” ci si perdonerà la citazione della battuta di Riccardo Garrone di cinepanettoniana memoria.

Ebbene sì, il Natale è diventato fonte di stress con i suoi riti pagani e non ci riferiamo certo alla parte religiosa per i credenti o comunque per chi provi sani sentimenti buonisti.

Comunque sia feste andate, chili di adipe presi, e si può tornare a parlare della vita quotidiana.

Le manifestazioni di Natale a Ladispoli sono state nella media attesa, mentre ci eravamo lasciati sulla querelle della manifestazione di Capodanno per Ladispoli.

Chi non sia ancora obnubilato dalle libagioni dei vari cenoni e pranzoni, ricorderà che a Ladispoli si era deciso in partenza un budget di 365.000€ per una manifestazione imperniata su due rapper, conosciuti nel loro genere, ma decisamente poco noti alle masse. La decisione aveva portato ad una vera insurrezione popolare sia per il rapporto costo/beneficio che, soprattutto, per l’inappropriatezza dei contenuti di certe canzoni.

Il sindaco ovviamente ha negato di essere a conoscenza dei suddetti contenuti, garbatamente deriso anche su Rai 1 e attaccato frontalmente da Repubblica. Dei 365.000€, 200.000 erano per gli artisti e tutto veniva affidato alla Pro Loco, attraverso una agenzia di Olbia non nuova a rapporti con il Comune.

Ma dato che si voleva dimostrare di tirar dritto per la propria strada imponendo la spesa di 365.000€ a fronte delle critiche e, soprattutto, dell’evidente eccessivo costo rispetto al prodotto da mettere in piazza, il trio Comune/Pro Loco/Agenzia, è corso ai ripari.

‘Stranamente’ alla stessa cifra, è riuscito ad organizzare un Capodanno in piazza portando addirittura Gianna Nannini, con la nota DJ Ema Stokholma ed altri artisti che ci perdoneranno se non vengono citati. Perbacco, allora la rivolta di piazza è servita ad ottenere qualcosa di buono per tutti.

Certo qualcuno è rimasto a bocca asciutta ma ha fatto buon viso a cattivo gioco. Il Concertone è finito e possiamo dire che è stato un ovvio successo, ma d’altra parte una star come Gianna Nannini, peraltro ci sembra assente su Roma da un po’ di tempo, basta e avanza a garantire folle di fans stimate in circa 6 mila (in eccesso) basandosi sui dati forniti dalla Polizia di Stato.

Il paragone con Cerveteri è impietoso, visto il palese insuccesso, e probabilmente sono le scelte fatte dall’amministrazione più che la cifra improntata ad aver segnato il destino di questa manifestazione. E indubbiamente la vicinanza della rockstar senese in concerto gratuito ha contribuito alla serata grama.

Il dietrofront di Grando di fronte alle proteste ha spiazzato una manifestazione improntata per essere ‘normale’ rimasta decisamente sotto le peggiori aspettative.

Ovviamente un successo di piazza per Ladispoli diventa un’arma di propaganda per il sindaco, l’assessore e il delegato, i quali lo stanno legittimamente sfruttando autoincensandosi.

Certo dovrebbero avere un certo pudore soprattutto quando parlano di stanze ed accoglienza, in realtà inesistenti, soprattutto dopo che l’unica area urbanistica destinata alle strutture ricettive è stata devastata dalla solita edilizia residenziale per pochi con due tratti di penna sotto forma di determine.

Tuttavia esistono anche altre chiavi di lettura, e vanno oltre al già citato fatto che la direzione giusta non è stata data dall’amministrazione ma dalla protesta per l’assurdità della prima scelta.

Infatti ormai l’amministrazione doveva dare un senso ai 365.000€ stanziati a favore della Pro Loco nonostante le proteste di piazza proseguite dopo l’esibizione di piazza Falcone. La scelta doveva per forza essere di alto livello a quel prezzo.

Abbiamo parlato di successo ma possiamo anche fare confronti con comuni ben maggiori, capoluoghi di provincia, che hanno puntato su scelte di qualità a prezzi ben inferiori.

Uno è Mantova che con 140.000€ (tutto incluso) ha messo in piazza una star del calibro internazionale di Anastacia (50 milioni di dischi venduti e vari dischi di platino) e non già affidando in via diretta l’appalto ad una singola sas, ma procedendo alla scelta dopo una gara fra ben 4 agenzie srl.

C’è poi il comune di Firenze – e insomma un Capodanno a Firenze è riba di tutto rispetto – che ha optato per organizzare 6 manifestazioni nella stessa serata in vari punti della città a 190.000€ (sempre tutto incluso).

Ma il paragone diventa impietoso se si pensa ad Alghero dove Ligabue, in un bacino comparabile, a quello di Ladispoli sono state superate 30.000 presenze e grazie ad un finanziamento di 200.000€ deliberato dalla Regione Sardegna.

Viene quindi da pensare che anche l’importo pagato continui a non essere congruo, ma soprattutto vi è da ridire sul modo in cui si delibera di spendere soldi pubblici a Ladispoli.

Un dirigismo ridicolo, caricatura patriarcale, che in questo caso è partito dalla cifra da spendere prima che dal prodotto da offrire.

E non è come taluni dicono che sia stato gratis. Era gratis andare in piazza a godersi lo spettacolo, ma quei soldi vengono dalle tasse che tutti noi paghiamo a livello comunale e regionale che più di qualcuno ha stimato in media circa 60 euro a cittadino. Già ma quando paga Pantalone qualcuno si sente autorizzato a dire che lo spettacolo sia gratis mentendo alla gente.

E neanche a dire che vi sia stato un ritorno commerciale visto che la location non era proprio la migliore e qualcuno ha sospettato vi fosse anche un interesse a mantenerla verso quel lato di Ladispoli. S

Sicuramente il concerto è stato un successo e siamo contenti per chi se lo è goduto ma qualcuno svernerà ai tropici mentre altri torneranno a lavorare per pagare le tasse per il prossimo evento per far ballare in piazza pochi a spese di tutti e magari con il solito affidamento diretto alla ladispolana.

Ovviamente sta agli amministratori una opportuna verifica dei conti mentre il giudizio lo lasciamo ai lettori. Testardamente riproponiamo un aforisma di Dick Armey “Tre gruppi spendono i soldi degli altri: i bambini, i ladri, i politici. Tutti e tre hanno bisogno di essere controllati.”

cardinal Mazzarino

Pubblicato mercoledì, 3 Gennaio 2024 @ 06:34:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA