Sarebbe stato richiesto il processo per i 15 indagati di Mafia Litorale.
Come emerge questa mattina da un articolo del Messaggero a firma di Stefano Pettinari il sostituto procuratore Allegra Migliorini avrebbe richiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati di Mafia Litorale.
I reati ipotizzati sarebbero quello di abuso d’ufficio e di corruzione.
Tra i sindaci che dovrebbero ricevere il provvedimento ci sono l’ex sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca, il sindaco di Tolfa Luigi Landi e l’ex sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta.
Ma la lista delle persone per le quali il giudice avrebbe emesso il provvedimento di richiesta di rinvio a giudizio sarebbe lunga e di almeno una decina di persone. A rischio ci sono assessori e dipendenti dei medesimi comuni già oggetto di avviso di proroga delle indagini nel maggio scorso.
Una l’archiviazione accolta.
Al centro del mirino di Del Giudice appalti ed affidamenti fatti a Casa Comune 2000 cooperativa legata anche ad altri soggetti finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’inchiesta romana “Mafia Capitale”. L’inchiesta locale eredita infatti ormai il nome “mafia litorale” proprio per alcune analogie nei fatti emersi dall’inchiesta romana, come riportato nell’informativa del maggio scorso.
L’ipotesi iniziale di reato era di associazione a delinquere, poi ridotta a corruzione in atti contrari ai doveri d’ufficio. Al centro delle indagini l’affidamento degli appalti in cambio di posti di lavoro a parenti e affini.