I grillini rincarano la dose: “Il figlio sbriga solo le pratiche amministrative, sempre parole del consigliere Fdi”
L’intervento del consigliere Ardita, che nei giorni ha sollevato un polverone politico lamentandosi del trattamento che gli è stato riservato e per il quale il sindaco Alessandro Grando gli ha tolto le deleghe a ferrovie e impiantistica sportiva, ha suscitato l’interesse del Movimento 5 Stelle che, a seguito delle dichiarazioni dell’esponente Fdi, ha colto alcuni estratti sottolineando in particolare l’aspetto evidenziato da Ardita del “sindaco ombra”.
“E cosi anche il “leone” di Ladispoli scopre lo scudiscio del padrone e, tra una frustata e l’altra, comunica sui media, cose che noi dell’opposizione sospettiamo da tempo e che sintetizziamo in questi tre punti:
1. Il vero sindaco di Ladispoli è Giuseppe Grando, il figlio sbriga solo le pratiche amministrative (parole di Ardita). Come forza politica chiediamo dunque di sapere chi è il nostro interlocutore, ben sapendo che, come dice la Bibbia, le colpe dei padri ricadranno sui figli.
2. La trasformazione dell’ex albergo Messico in RSA (o peggio) è stata fatta senza la partecipazione di Fratelli d’Italia. Adesso viene naturale chiedersi cosa nasconda questa operazione: favori promessi a qualcuno da concedere in fretta e senza tante discussioni? Grando (padre o figlio) rispondete ad Ardita e a noi cittadini.
3. sulla vicenda del ragazzo di 17 anni, gravemente feritosi al campo comunale di San Nicola, chiediamo che Ardita si presenti spontaneamente all’autorità giudiziaria che sta indagando sull’accaduto. Quando ci sta di mezzo l’incolumità dei nostri ragazzi nulla deve rimanere nel vago delle affermazioni in politichese, sia da parte di Ardita che da parte dell’amministrazione padre-figlio.
Come aperitivo a questa intervista il gruppo consiliare di FdI aveva pubblicato una nota in cui si chiedeva all’amministrazione comunale (di cui fanno parte!) di provvedere all’abolizione del pagamento dell’IMU sui terreni agricoli diventati edificabili a seguito di una errata variante urbanistica. E cosi Ardita arriva a dire: “Sono stanco che un amministrazione vada avanti a colpi di improvvisazione in alcuni settori, e soprattutto in un settore delicato come l’urbanistica.” Praticamente ha detto che, in quattro anni di malgoverno padre-figlio, i “sindaci” non sono stati capaci di metterci mano, anzi hanno anche peggiorato la situazione. Il quadro, come si vede, è desolante ma non inaspettato. Dietro la faccia pulita del sindaco si intravedono interessi di altri figuri, poco ci interessa che siano genitori o parenti vari. Chi non si allinea al “grando pensiero” viene regolarmente defenestrato, anche se ha lavorato bene (basti pensare ai casi Augello, De Lazzaro e all’assessore Mollica Graziano). Chiediamo dunque che il sindaco (figlio) venga in Consiglio comunale a riferire su questi fatti e a dirci se esiste ancora una maggioranza, per il rispetto che deve a noi cittadini”.
M5s Ladispoli