“La struttura sanitaria è a Ficarolo, in provincia di Rovigo e da lunedì scorso ha aperto le porte al nostro concittadino” dice l’assessore Fargnoli
“Trova finalmente un epilogo positivo la storia di Mauro, cittadino di Ladispoli affetto da problemi psichiatrici che per mesi il Comune, la ASL RM4, la Regione Lazio e le Forze dell’Ordine, di concerto con la Procura di Civitavecchia, hanno tentato di recuperare da una condizione di disagio e pericolo.
Spesso in giro per strada e nelle condizioni di nuocere inavvertitamente agli altri e a se stesso, a causa dei black out cognitivi tipici del suo malessere, Mauro, 53anni, è stato fin troppo a lungo in attesa di essere ricoverato in una struttura in grado di rispondere ai suoi bisogni.
Ma dopo una articolata ricerca a livello nazionale, grazie alla proficua collaborazione tra Istituzioni pubbliche, una Struttura Sanitaria di Ficarolo, in provincia di Rovigo, da lunedì scorso ha aperto le porte al nostro concittadino”.
Nell’annuncio dell’Assessore alle Politiche Sociali Gabriele Fargnoli c’è tutta la soddisfazione per il compimento di un iter amministrativo fra i più delicati e complessi a cui il Comune di Ladispoli abbia lavorato negli ultimi anni.
“La vicenda di Mauro – ha commenta Fargnoli – è un cerchio che si chiude al termine di un vortice burocratico che ha impegnato uffici e articolazioni pubbliche.
Dopo mesi di tentativi resi vani dalla particolarità del caso e dai rifiuti di tutte le strutture interpellate, siamo riusciti a togliere dalla strada un uomo in un complicato stato di squilibrio psichico.
Di concerto con il Sindaco Alessandro Grando, anche a nome di tutta la comunità di Ladispoli, rivolgo un doveroso ringraziamento a magistrati, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia locale, assistenti sociali, servizi sociali comunali, uffici regionali, medici del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia e del Dipartimento di Salute Mentale del Distretto RM4, e più in generale a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato per aiutare una persona che aveva disperatamente bisogno di assistenza.
Per quanto ci riguarda – ha concluso l’Assessore – continueremo ovviamente ad occuparci di Mauro, seppur a distanza, seguendo quotidianamente questa nuova fase della sua vita”.