“Le elezioni sono state uno scandalo. Ebbene sì, questo è il mio punto di vista.
La Belardinelli, che poteva rappresentare un cambiamento, non ha vinto.
Il popolo di Cerveteri non dovrà più lamentarsi, con il tradimento di Fratelli d’Italia, gli affronti del sistema hanno portato al proseguimento del Pascucci Tris, con la Gubetti.
Ora resto a guardare, ma ricordo a tutti che se il Pascucci un anno fa comunicava che a Cerenova Acea stava facendo i lavori, pertanto c’era poca pressione, ricordo ai cittadini che hanno votato Gubetti, che l’acqua ha ancora la pressione bassa.
Rammento, che chi si lamentava di Pascucci, troverà il 2.0 nella Gubetti.
Inoltre, a dimostrazione di Moscherini, i suoi voti, rappresentano il sistema politico in cui vive e vuole vivere Cerveteri.
La Belardinelli a questo punto, visto il com’è stata ripagata alle urne dai sui concittadini, lascerei la scena, con finché la barca va. Purtroppo Cerveteri non è ancora pronta al cambiamento, non è pronta a guardare oltre la siepe.
Io arrivato da altre terre, ormai qui da 20 anni, posso solo dire che non vedo innovazione, se per voi innovazione è una rotonda, oltretutto fatta male, un lungomare, scomodo e ridicolo, la gestione dei cimiteri, ferma, i servizi alla casa comunale, clientelare e di assunzioni parentali.
Se questo è il risultato, va bene la Gubetti, che nella gestione rifiuti, non vedo competenza, non vedo un’isola ecologica innovativa.
Forse dovreste affrontare l’impegno, la missione con il confronto.
Non risparmierò, questo nuovo insediamento, non posso essere indifferente a questo ridicolo circolo di false promesse.
Ora vediamo i nuovi assessori, quanto cambiamento o meglio quale cambiamento porteranno o se è solo l’arroganza di dire, ecco sono nella casa comunale.
Marito e moglie candidati nella stessa lista, perché?
Cosa significa questo.
Ladispoli riconferma Grando? Ma come sembrava non trovare pace, tra ricambi di assessori e cementificazione, cosa vogliono realmente i cittadini lamentosi, capaci solo di critica ma mai di prendersi responsabilità di decisioni importanti, mettendosi in gioco. Buttiamo le colpe agli altri, ma il voto era il nostro.
Voglio complimentarmi con chi domani, a voto segreto, avrà il coraggio di critica verso chi ha votato”.
Lettera firmata