In questi giorni si è discusso molto sulla possibilità che Giorgia Meloni diventi la prima donna Presidente del Consiglio nella storia della Repubblica italiana, fondata peraltro sulla Costituzione antifascista.
Il dibattito si è snodato intorno alla domanda se l’elezione della Meloni, appartenente al genere femminile , possa costituire un momento di avanzamento del movimento femminista e addirittura c’è chi ha sostenuto che le donne, tutte, avrebbero dovuto apprezzare la sua nomina.
C’è una differenza abissale tra leadership femminili e femministe.
Ne è la prova anche la sua pubblicazione a fini elettorali del video e dell’audio di uno stupro proprio ieri.
In Italia la legge che punisce il reato di stupro è, purtroppo, abbastanza giovane: solo dal 1996 lo stupro è reato contro la persona e non più solo un delitto contro la morale. Nell’iter che ha portato all’approvazione della legge particolare attenzione ha avuto la possibilità che la denuncia possa essere fatta solamente per querela di parte, salvo alcune eccezioni.
Ciò significa che solo la donna, maggiorenne ovviamente, può decidere se denunciare lo stupratore per la violenza subita ai fini di evitarle spiacevoli situazioni come le dinamiche di vittimizzazione secondaria o di esposizione, non solo mediatica, non voluta.
Giorgia Meloni pubblicando il video dello stupro ha perpetrato una ulteriore violenza su quella donna.
Ecco, questo già basterebbe a chiudere il dibattito sulle leadership femminili e femministe.
Inoltre, il punto sul quale la Meloni insiste è la nazionalità dello stupratore. Come se si potesse affrontare la questione della violenza e dello stupro sulle donne, solo, da un punto di vista della sicurezza delle città e del controllo sull’immigrazione.
La stragrande maggioranza, la quasi totalità degli stupri, in Italia avviene tra le mura di casa, in luoghi amicali, tra la cerchia di persone conosciute.
Chi pubblica un video delle grida di una donna vittima di stupro e inneggia ai capisaldi del patriarcato non sta certo lavorando facendo gli interessi di tutte le donne.
LE ARDITE CIVITAVECCHIA