Ladispoli, razzismo: lettera aperta di una cittadina • Terzo Binario News

Ladispoli, razzismo: lettera aperta di una cittadina

Nov 7, 2017 | Ladispoli

Riceviamo e pubblichiamo – Buongiorno, sono una cittadina italiana, anche se preferisco considerarmi semplicemente un essere umano, abitante del pianeta Terra. Vorrei affrontare un paio di tematiche che, vivendo tra la gente, mi ritrovo spesso ad affrontare. A quanto pare, ultimamente una nuova modalità discriminatoria è in atto, si tratta di discriminazione mascherata da una sorta di esigenza dettata dalle circostanze. Eppure, ci tengo che sia chiaro che il razzismo più pericoloso è proprio quello più subdolo, quello di chi inizia una frase premettendo “non è che sia razzista ma…” per poi aggiungere commenti del tipo “questi stranieri ci rubano il lavoro”. Una frase del genere andrebbe, secondo me, analizzata in profondità, considerando anche il fatto che la maggior parte delle persone che la pronunciano sono comunque “fuorisede”, seppur italiani, espatriati dalle proprie regioni o province d’appartenenza fino a giungere qui, in questa bella e moderna cittadina di mare, per poi scagliarsi contro chi, come loro, ha deciso (o ancor peggio si è trovato costretto a farlo), di spostarsi per tentare di seguire i propri obbiettivi esistenziali. Così, con la crisi economica che attanaglia il nostro bel Paese, andando in giro per le strade, sembra che le persone non trovino di meglio da fare che sfogarsi contro un qualsiasi capro espiatorio, oltraggiando spesso la costituzione del nostro Stato, la quale recita nell’art. 3: Articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Il razzismo è un vero e proprio reato. Non tutti sanno che l’ordinamento italiano punisce penalmente la discriminazione razziale. Nello specifico, la legge sanziona con la reclusione fino ad un anno e sei mesi chiunque divulghi idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istighi a compiere o compie atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.

A fronte di ciò, sarebbe bene, per un popolo civile, accettare e rispettare gli altri e cercare di curare le proprie crisi economiche, magari concentrandosi su nuovi slanci imprenditoriali. In proposito a tale argomento, io avrei un’idea per risollevare le sorti economiche e sociali del nostro Stato, ad esempio seguire il modello olandese, legalizzare la cannabis e aprire coffee shop, i quali attirerebbero ancor più turisti nella nostra amata Italia. Fra l’altro ci tengo a sottolineare che la canapa contiene, oltre il principio attivo THC tanto discusso, altre innumerevoli sostanze benefiche, a differenza del tabacco che è totalmente dannoso per l’organismo umano, pur essendo del tutto legale, per non parlare dell’alcol, che è probabilmente la droga più intossicante della nostra società, se non altro per l’alto numero dei consumatori. In effetti, sembrerebbe che mentre l’alcol può facilmente portare alla morte (diretta, a causa di un sovradosaggio con conseguente coma etilico, o indiretta con le malattie inerenti l’intossicazione del fegato e dell’organismo in genere), nella storia medica sembra che non si sia mai registrata una morte direttamente scaturita esclusivamente da assunzione di canapa ( a tal proposito vedi: http://freeweed.it/perche-non-puo-verificarsi-overdose-mortale-cannabis/ ).

Inoltre, giacché fumare è in ogni caso sconsigliabile, poiché dannoso per l’organismo- ad eccezione di quei casi in cui sigarette di erbe terapeutiche- tra cui la canapa- vengono impiegate per curare alcune malattie (come accade nella medicina Ayurveda) o in modalità rituale e occasionale (come accade durante alcune celebrazioni spirituali-religiose-ricreative)- c’è da dire che la canapa allo stato crudo ha anche notevoli proprietà nutrizionali (a tal proposito vedi:

http://beleafmagazine.it/2016/06/29/assumere-cannabis-cruda-ecco-perche-e-importante/ ).

Be’, d’altro canto, come potrete verificare, queste sono informazioni facilmente accessibili a tutti, in questa era tecnologica. Io l’idea l’ho lanciata, a questo punto, si potrebbe riflettere più approfonditamente sulle leggi proibizionistiche del nostro Paese, le quali fra l’altro non fanno altro che far guadagnare alla criminalità organizzata, soldi che potrebbero andare invece nelle tasche dello Stato, senza contare i soldi che questo impiega per avanzare procedure penali verso consumatori e venditori abusivi di sostanze stupefacenti e per tenere chiuse in carcere persone che, spesso, sono punite solo per il semplice fatto di essere state trovate in possesso di sostanze considerate illecite, o, nel caso della canapa, addirittura di piante considerate illecite. Ritengo molto più saggio lavorare su sé stessi che criticare gli altri, quindi, invece di pensare agli stranieri, sappiate che legalizzando la canapa lo Stato potrebbe togliere dalle tasche della criminalità organizzata cifre a cinque zeri (come minimo), senza contare i nuovi posti di lavoro che verrebbero a crearsi nell’ambito della produzione delle piante, dei punti vendita, del merchandising relativo a tale pianta, nonché nell’ambito turistico, per di più il nostro Paese si mostrerebbe altamente civilizzato, al pari di Paesi come l’Olanda, il Portogallo, la Cecoslovacchia e tanti altri nel mondo, tra cui, ultimamente, spicca l’Uruguai, i quali da tempo hanno legalizzato tale pianta ottenendo risultati davvero interessanti sotto il profilo della lotta alla criminalità organizzata, nonché sotto il profilo economico e sociale ( a tal proposito vedi: http://www.linkiesta.it/it/article/2014/01/08/i-vantaggi-economici-della-marijuana-libera/18799/) e http://www.cannabislegale.org/ sito dell’intergruppo parlamentare che ha proposto il disegno di legge per la legalizzazione della Cannabis in Italia.

Bisogna inoltre considerare che togliendo il valore economico alle sostanze così dette stupefacenti (fra le quali, a mio avviso, non è plausibile annoverare la pianta di canapa, la quale, specialmente consumata allo stato crudo, di stupefacente ha ben poco) il reato di spaccio diverrebbe del tutto inutile da perseverare e finalmente le forze dell’ordine potrebbero dedicarsi alla reale tutela del cittadino, potendosi concentrare di più sull’evitare reati quali: omicidi, furti, estorsioni, stupri, violenze in genere, vandalismo contro i beni pubblici etc…

Scacciamo la rabbia e ridisegniamo un futuro più rispettoso delle libertà civili di tutti.

Ecco alcuni link dove potete contribuire con la vostra firma (per ora on line) alla legalizzazione della canapa.

–  http://petizionepubblica.it/psign.aspx?pi=in500000

–  https://firmiamo.it/legalizzazione-della-cannabis-in-italia

P.S. (Io sono interessata all’argomento canapa, poiché personalmente detesto qualunque sostanza chimica e le sostanze derivanti da trasformazioni in genere; ad ogni modo, lo studio della storia mi ha insegnato che la repressione non porta mai grandi risultati e anche chi abusa di sostanze letali- come l’eroina- piuttosto che essere punito penalmente o amministrativamente, a mio avviso andrebbe assistito e trattato con la delicatezza necessaria).