“La rete dei servizi sociali del Comune ha funzionato, siamo noi ad aver segnalato il caso di certi comportamenti di alcune minori”. L’assessore alle Politiche sociali Roberto Ussia interviene sulla vicenda di prostituzione minorile che ha coinvolto la città di Ladispoli, facendo emergere, a suo dire, “un quadro triste e di degrado”.
“Grazie al lavoro degli operatori dei servizi sociali – ha spiegato – abbiamo segnalato al Tribunale dei Minori alcune situazioni di criticità che riguardavano certe ragazze, poi è stato aperto un fascicolo dalla Procura. Abbiamo seguito tutta la procedura in tempi rapidi coinvolgendo anche il sistema scolastico.
Sull’esistenza di una rete di sfruttamento o meno Ussia confida nell’operato della magistratura anche se “la presenza di droga potrebbe essere un segnale che non agissero da sole”.
“È risaputo che a Ladispoli – continua – ha un tessuto socio-economico particolare, ma spendiamo il doppio delle risorse per i servizi sociali rispetto ai comuni limitrofi: solo per i minori affidati a comunità, case famiglia e luoghi protetti spendiamo ogni anno 500mila euro. Certamente vogliamo aumentare e potenziare i servizi sociali e fare maggiore prevenzione”.
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