Riceviamo e pubblichiamo – In attesa della commissione ambiente(che si terrà giovedì 15 alle 17.30 ) in cui si dovrà discutere sui criteri adottati dall’amministrazione nella gestione della raccolta dei rifiuti ed i calcolo della tariffa tari.
È il caso di ricordare il motivo per il quale i commercianti stanno facendo questo braccio di ferro con l’amministrazione .
I rifiuti che si producono sono di due tipi: urbani e speciali.
Quelli urbani sono quelli prodotti dai cittadini residenti; quelli speciali sono quelli prodotti dalle attività commercianti su cui non va calcolata la tari dato che quest’ultima è una tassa che copre il costo dei rifiuti urbani.
Tuttavia la legge da la possibilità ai comuni di far diventare una parte dei rifiuti speciali ,rifiuti urbani ,i famosi assimilati (secchietti) dichiarando i chili prodotti x metro quadrato.
Non possono essere soggette al conteggio le aree dove si produce il rifiuto i magazzini ecc.
Quindi il comune doveva calcolare solo una piccola parte delle superfici e non la complessiva come in realtà a fatto facendoci arrivare una somma spropositata da pagare .senza contare il costo aggiuntivo che le attività commerciali hanno per smaltire il resto dei rifiuti.
Marco Nica
Assobar