Un gruppo di una ventina di lavoratori della Ditta Massimi, assegnataria del servizio di raccolta dei rifiuti a Ladispoli, stanno scioperando da questa mattina alle 10 davanti al Comune di Ladispoli.
I lavoratori che hanno scioperato questa mattina fanno riferimento alla sigla sindacale autonoma F.l.a.i.c.a. Uniti CUB, un sindacato che non viene riconosciuto dalla ditta nella contrattazione aziendale. Questo però è solo l’ultimo dei motivi per il quale i lavoratori sono scesi in piazza. “Siamo in pochi per coprire l’intero servizio di raccolta differenziata e di raccolta tradizionale dei rifiuti. Nell’appalto con il comune sono previsti 59 lavoratori, un numero troppo basso soprattutto quando, nei prossimi mesi, la differenziata coprirà l’intero territorio”. Questo l’allarme lanciato dai lavoratori.
Ad essere contestate sono anche le modalità con cui vengono organizzati i turni. “Troviamo paradossale – aggiunge uno dei manifestanti – che per ridurre i costi del servizio ed aumentare i profitti dell’azienda sono stati tolti i passaggi domenicali nel piano della differenziata, cosa che ci richiede, per sopperire, un lavoro maggiore durante la settimana”. Eppure il servizio di raccolta differenziata ai cittadini sta costando oltre un milione di euro in più rispetto allo scorso anno, per non parlare poi dei commercianti.
“Ci dispiace che i cittadini non siano a conoscenza del fatto che lavoriamo in condizioni inaccettabili nonostante paghino salato il servizio di raccolta dei rifiuti. I turni della domenica vengono decisi solamente il venerdì ed anche per gli straordinari siamo chiamati con un preavviso minimo”. Sul web infatti c’era perplessità da parte di alcuni cittadini, forse arrabbiati per l’aumento consistente della TARI.
Il sit in proseguirà per tutta la mattinata con distribuzione di volantini, per spiegare ai cittadini la situazione. Nel frattempo una delegazione di lavoratori sta cercando di essere ricevuta dal Sindaco Paliotta. “Per organizzare questa manifestazione – riferisce una rappresentante regionale del sindacato – abbiamo seguito il tradizionale iter segnalando il fatto al Prefetto, che come di consueto si attiva con i sindaci dei comuni per avviare un tavolo di conciliazione. In questo caso non abbiamo avuto alcuna risposta dal comune”.
Vedremo nelle prossime ore se si terrà questo incontro e se emergeranno fatti di rilevanti.