La regolamentazione del gioco online in Italia, Europa e non solo • Terzo Binario News

Il disciplinamento del gioco online è un argomento ostico da sempre in Italia, ma anche all’estero. Non esiste ad oggi, infatti, una normativa univoca adottata da tutti i Paesi. L’UE si è però espressa in più occasioni sull’importanza di uno statuto che tuteli i consumatori. Vediamo allora, a fronte di ciò, quali sono le iniziative messe in campo.

Il Decreto italiano sul riordino dei giochi

Con il nuovo Decreto proposto dal Ministro Giorgetti, l’Italia assegnerà la licenza solo ai concessionari di gioco che davvero dimostreranno di avere i requisiti adatti. Il costo di assegnazione si aggirerebbe intorno ai 7 milioni di euro, mentre la validità è di 9 anni, salvo revoche. Ci sarebbe poi un limite di 5 licenze per ogni concessionario, che sarà chiamato ad investire una percentuale anche nella promozione del gioco responsabile.

Cosa accade in Europa

Anche in altri Paesi UE ci si attiva per rendere più sicuro il gioco online. Lo fa sicuramente la Spagna, che ha inviato alla Commissione Europea il suo progetto sulla registrazione dei dati del gioco. In primo piano s’iscrive la sicurezza dei sistemi tecnici di gioco, ma anche una proposta di riduzione a 4 anni della conservazione dei dati degli utenti da parte delle piattaforme.

Anche la Svezia si è affacciata sullo scenario europeo proponendo l’avvio di una piattaforma che consente di condividere le informazioni per contrastare le partite truccate.

In Germania invece la lotta all’illegalità si sviluppa percorrendo altre strade. In primis i casinò devono essere suddivisi per aree tematiche. Poi la pubblicità dovrà essere moderata e non ingannevole. Infine, i portali online dovranno consentire l’identificazione del giocatore.

La situazione oltre i confini europei

Volendo spostare lo sguardo oltre l’Europa, vediamo che anche l’Inghilterra ha adottato negli scorsi mesi misure più stringenti. A tal proposito solo qualche giorno fa il Guardian ha annunciato che il limite di 2 sterline nelle slot online, per i giocatori under 25, costerà centinaia di milioni ai concessionari.

È inutile negare che ogni emendamento sul riordino dei giochi debba fare i conti con una riforma fiscale. È quanto accade in Italia, ma anche in Brasile che ha da poco regolamentato il mercato delle scommesse sportive e del gioco, diventando fonte di attrazione anche per gli investitori esteri.

È per questo che ogni progetto che detta le regole del gioco in rete, ed in particolare i profitti che derivano dai casinò online, deve tenere conto sì del contrasto all’illegalità per la salute dei giocatori, ma anche dell’importanza di preservare l’economia del Paese.

Pubblicato giovedì, 7 Marzo 2024 @ 18:58:42     © RIPRODUZIONE RISERVATA