"La guerra all'Ucraina causata da un Occidente miope, lotte interne irrisolte e dalla follia di Putin" • Terzo Binario News

“La guerra all’Ucraina causata da un Occidente miope, lotte interne irrisolte e dalla follia di Putin”

Mar 5, 2022 | Cronaca, Nazionali

Lo scenario visto dal cardinal Mazzarino

“Prima che iniziasse la crisi in Ucraina, era ragionevole affermare esistessero motivi di lamentela sia in Russa che Ucraina in quanto i patti di Minsk restavano inattuati dal 2014 e nessuno si curava di mettere fine ad un terrorismo interno che portava violenze, lutti e dolori continui.

Colpa di questo stallo era sia dell’Ucraina che della Russia che non dialogavano, ma anche dell’ONU e della Comunità Europea che non hanno capito quanto importante fosse disinnescare questa bomba.

A dire il vero eravamo convinti che Putin avrebbe sì, fatto pressioni, anche scenografiche, per ottenere l’attuazione dei patti ma non che iniziasse una guerra che invece aveva pianificato dal 18 Gennaio e questo è stato un errore di valutazione indotto da disonorevoli e ingiustificate bugie.

Facciamo quindi un punto per chi sia in confusione per le troppe informazioni diffuse anche dai soliti seminatori di false notizie ed odio.

Partiamo dai fatti: 1) L’Ucraina è diventata uno Stato Sovrano per volontà dei Russi stessi che sanno che la storia cambia le cose perché i popoli evolvono, specialmente se liberi dopo decenni di oppressione; 2) I russi avevano posto a capo dell’Ucraina un Presidente fantoccio incapace di mantenere il potere con regole minime di democrazia; 3) Il regime è cambiato a seguito di una sommossa popolare, non di un colpo di Stato, che il suddetto Presidente fantoccio non è stato capace di contenere in quanto aveva creato scontento e che alla prima sommossa è vigliaccamente scappato in Russia a farsi proteggere da Putin; 4) La popolazione era chiaramente assortita fra chi più filo russo e chi più indipendentista e questo ha portato lotte interne e terrorismo che i patti di Minsk dovevano far cessare; 5) Le elezioni hanno evidenziato una maggioranza del popolo ucraino tesa all’indipendenza e più filo occidentale con alcune sacche pro-Russia.

Concludendo, quindi, soltanto una sana e pacifica finalizzazione dei patti di Minsk e elezioni controllate dall’ONU potevano garantire la transizione pacifica. Invece Putin, capendo che l’Ucraina diventava sempre più democratica e si affrancava dall’influenza russa ha scelto l’aggressione totale giustificata da futili motivi e preceduta da vili menzogne, con la complicità del lustrascarpe bielorusso.

Il motivo reale è solo per appropriarsi di risorse pregiate come grano e materie prime importanti come il rame, da aggiungere al gas al fine di mettere il coltello alla gola dei paesi europei.

Ai nostri tempi infatti ben poco vale la scusa della pressione NATO visto che era contemplata nei patti di Minsk e con i missili che lui stesso ha evocato per primo la guerra di terra è inutile come sta imparando a sue spese. Ora, che la resistenza del popolo libero ucraino, unite alle carenze del suo esercito e ai suoi errori, lo hanno messo in difficoltà minaccia guerre nucleari e ogni genere di nefandezza compresa l’invasione di Stati Sovrani come Svezia e Finlandia o anche di far cadere dallo spazio la stazione orbitale ISS. Duole pensare alla sofferenza di tutto il popolo ucraino, e non è di sollievo la sofferenza di giovani soldati di leva obbligatoria russi, usati cinicamente come carne da macello.

Ormai I segnali sono quelli di un dittatore con segni di squilibrio e manie di persecuzione. La prova che abbia sbagliato tutto è nella assenza di accoglienza degli ucraini che invece stanno infliggendo perdite ai russi molto superiori alle loro peggiori previsioni. Putin ha esposto il suo esercito, sottovalutato lo spirito del popolo ucraino ed anche la reazione democratica occidentale, e in questo ha molto in comune con Hitler ma ora bisogna darsi da fare per giungere allo stesso finale.

La guerra non è certo contro il popolo russo, generoso e di lunga storia, ma verso un dittatore che ha restaurato il culto della persona peggio degli zar, basta guardare i video su internet per constatarlo. Ora l’Europa deve dimostrare di avere anima, cuore e cervello unendo il fronte di chi crede nella libertà, innanzitutto aiutando il popolo ucraino militarmente e sul fronte umanitario. Ma c’è anche da aiutare il popolo russo a crescere e giungere ad una vera democrazia.

Questo deve essere fatto perché è giusto e lungimirante verso le nuove generazioni ma anche affinché sia di monito per la Cina, che sta al balcone a guardare per capire come affrontare la prossima crisi quando cercherà di mettere gli artigli su Taiwan solo per aumentare il proprio potere nel condizionare il resto del mondo esattamente come sta facendo Putin, entrambe afflitti dai sogni de ‘Il grande dittatore’ di Chaplin. Prevenire è duro e triste, ma è meglio che reprimere”.

cardinal Mazzarino