Le esperienze degli stati esteri dimostrano che la legalizzazione della cannabis porta solo benefici: non solo in campo medico, ma anche economico
In Italia, ancora oggi il tema della cannabis è un tabù sia politico che sociale. Attualmente in Italia la detenzione di cannabis per uso personale non è considerato reato, ma un illecito amministrativo. Questo significa che non si andrà incontro a un penale e non è previsto il carcere, ma c’è il rischio della sospensione di documenti importanti come la patente, il porto d’armi o il passaporto.
Un passo avanti è stato registrato il mese scorso, quando sono state raggiunte oltre 500.000 firme per il referendum sulla legalizzazione della cannabis. Quest’ultimo, detta in parole semplici, vuole intervenire sul Testo Unico in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, legalizzando il consumo di cannabis e la detenzione di massimo 4 piante femmina. Questo evento ha incendiato gli animi e riportato la riflessione al centro del dibattito pubblico, riportando in auge temi caldi come il suo valore nelle terapie curative, o il suo impatto economico se entrasse nel mercato.
In campo medico e terapeutico, l’utilizzo legale della cannabis potrebbe essere un vero e proprio volta carta per tutti coloro che ne trarrebbero beneficio dal suo consumo. La scienza medica ha rilevato che l’effetto della cannabis può avere risvolti molto positivi per alcune patologie sofferte dai pazienti. Infatti, è stato studiato che la cannabis aiuta molto chi soffre di dolori fisici, ma anche chi è impegnato a combattere patologie di matrice psicologica, come ad esempio la depressione.
La pianta di canapa dispone di così tanti effetti curativi grazie alle sostanze chimiche di cui è composta, fra cui la più nota è il THC: protagonista di un dibattito lunghissimo dati gli effetti psicotropi che si hanno dopo la sua assunzione. Ma la cannabis è composta da un centinaio di sostanze chimiche e fra queste, brilla più delle altre il CBD, sostanza principe insieme al THC.
Al contrario del suo gemello, il CBD non è una sostanza psicotropa, tanto che l’OMS l’ha dichiarata come sostanza non stupefacentei, con un alto potenziale terapeutico e ottimo profilo di sicurezzaii. Molti studi hanno dichiarato la sua efficacia per il trattamento dell’insonnia, del dolore fisico, della schizofrenia e altre patologie sia psichiche, che fisiologiche; anche se la comunità scientifica ha bisogno di ulteriori conferme. È stata ulteriormente accertata la sua efficacia come antiepilettico contro alcune epilessieiii. Fin’ora è stato approvato un solo farmaco a basa di CBD negli USA e in Europa per trattare sindromi particolari e malattie dell’encefaloiv.
La legalizzazione della cannabis, oltre a portare benefici in campo medico, avrebbe risvolti positivi anche per altri settori della società di diversa natura rispetto a quello medico. Si ipotizza che se la cannabis venisse legalizzata, il settore economico ed occupazionale ne beneficerebbero in gran parte. Secondo il professore dell’Università La Sapienza di Roma Marco Rossi, la legalizzazione della cannabis porterebbe nelle casse dello Stato circa 3 miliardi di eurov e genererebbe circa 300mila nuovi posti di lavorovi.
Leafly, una società statunitense che si occupa di divulgazione online sul tema dell’educazione e uso della cannabis, dopo aver condotto uno studio concluso a Gennaio 2020, conclude che negli USA, paese all’avanguardia riguardo questi temi, la legalizzazione della cannabis ha generato più di 240.000 posti di lavoro a tempo pienovii.
Qui in Europa, la libera circolazione della cannabis fatica ancora ad entrare come possibilità di nuove vedute per uno sviluppo non solo medico-terapeutico, ma anche economico e finanziario. Sono ancora pochi gli Stati in Europa che hanno dato il via libera della cannabis nel mercato. Oltre alla ormai famigerata Amsterdam, capitale del Paesi Bassi, anche la Spagna ci può insegnare molto su quelli che sono i benefici della legalizzazione della cannabis. Un esempio concreto ce lo dà proprio di un imprenditore italiano: Valerio, che nel 2017 fonda Erba di Grace in Campania un’impresa che svolge attività di vendità online di semi di cannabis cbd . Sposta l’azienda a Barcellona demoninandola Grace Genetics , decisione dovuta a politiche poco amichevoli, dove adesso vanta di buon fatturato e dà lavoro a cinque dipendenti. Inoltre, sempre sul suo sito, offre un servizio di divulgazione su temi legati alla cannabis, spaziando dal corretto uso di questa alle diverse tipologie di come i semi di canapa si presentano. Insomma, l’attività si fa carico di un impegno sociale necessario per un progresso, verso una maggior coscienza su questi temi ancora poco conosciuti dal pubblico.
i Expert Committee on Drug Dependence Thirty-ninth Meeting Geneva, 6-10 November 2017, Adverse reactions in Humans; pg. 13
ii Expert Committee on Drug Dependence Thirty-ninth Meeting Geneva, 6-10 November 2017, Adverse reactions in Humans; pg 13-14
iii Expert Committee on Drug Dependence Thirty-ninth Meeting Geneva, 6-10 November 2017, Therapeutic Applications and Extent of Therapeutic Use and Epidemiology of Medical Use
iv Expert Committee on Drug Dependence Thirty-ninth Meeting Geneva, 6-10 November 2017, Marketing Authorizations (as a Medicinal Product)
v Libro bianco sulle droghe. Dalla semina americana al deserto italiano. Edizione 2017 sui dati 2016; pg. 56, oppure tabella pg. 57
vi Libro bianco sulle droghe. Dalla semina americana al deserto italiano. Edizione 2017 sui dati 2016; pg. 56
vii Dall’articolo pubblicato da Leafly “2020 Cannabis Jobs Report: Legal cannabis now supports 243,700 full-time American jobs”