Insegnamento del romeno a Ladispoli: una cittadina replica al consigliere Grando • Terzo Binario News

Insegnamento del romeno a Ladispoli: una cittadina replica al consigliere Grando

Ott 4, 2015 | Cultura, Ladispoli, Politica

italia-romaniaRiceviamo e pubblichiamo

Cara redazione

volevo dire anche io la mia sulla querelle dell’insegnamento della lingua e cultura romena nelle scuole di Ladispoli, poichè ritengo che spesso, ed ingiustamente, i rappresentanti dello Stato che vogliono fare il proprio dovere mettendo in campo idee nuove a costo zero vengono lasciati soli.

Anche i politici ora si scagliano contro di loro, pur avendo mille altre priorità (secondo voi l’Italia non ha alcun altro problema di cui discutere che dell’insegnamento GRATUITO di un’ora a settimana di lingua e cultura rumena?)

Ecco pertanto quello che mi viene da replicare all’assessore Grando:

“Che bello ancora una volta un politico che ha compreso appieno l’importanza della cultura! come al solito siete capaci solo di ridurre sempre tutto ad un semplice fatto economico!
E’ vero che il corso di cultura e lingua romena sono pagati da Bucarest (dimostrando che la classe politica rumena ha un’intelligenza ed una lungimiranza che ai nostri manca) ma mi è parso di capire dall’intervista del Preside Agresti che lui avrebbe permesso (e permetterebbe) a qualunque agenzia di formazione di portare nella sua scuola momenti di arricchimento culturale e ampliamento dell’offerta formativa (l’avete scritta voi la legge sull’autonomia scolastica caro politico o mi sbaglio?) a patto che questa sia gratuita, forse il nostro caro consigliere comunale ha intenzione di finanziare lui o l’istituzione che rappresenta corsi della lingua internazionale che ritiene potrà servire ai nostri figli nel futuro? o magari provvederà a far aumentare le varie tasse comunali (per altro già le più care del circondario) per accollarcela a noi?

Invece di mettersi di traverso all’ennesima iniziativa che il preside Agresti ha messo in campo a favore dei nostri figli e che reputo personalmente positiva, che punta un giorno a creare uomini che sappiano comprendere che la conoscenza di una cultura straniera qualunque essa sia è un arricchimento a prescindere, proponga attività volte a migliorare le nostre scuole che versano in condizioni strutturali disastrose (lo sa che i nostri bambini per andare a mensa sono costretti a uscire all’esterno ed esporsi alle intemperie poiché “qualcuno” non è ancora riuscito a far completare le passerelle coperte) faccia in modo che ci si faccia carico di dare finanziamenti alla scuola affinché si possano acquistare almeno i materiali di facile consumo sgravando le famiglie da questo ennesimo balzello.

Prendendo a prestito quanto lei scrive del nostro DIRIGENTE, mi piacerebbe che lei e tutta la nostra classe politica vi trasferiste in Romania, allora forse potremmo ancora salvare la nostra amata Italia, ma poi penso ai poveri rumeni…”

Cordiali saluti
una cittadina e mamma