L’appuntamento con l’autore Giovanni Insolera, alla Fondazione Cariciv, organizzato dalla Pro Loco
di Cristiana Vallarino
Sala Gurrado letteralmente gremita, con tutte le sedie occupate e molte persone in piedi: la presentazione del libro di Giovanni Insolera giovedì pomeriggio alla Fondazione Cariciv è stata sicuramente un successo.
Del resto l’autore – professore e storico locale di lungo corso – è una garanzia, così come lo è chi ha dialogato con lui, ovvero Fabrizio Barbaranelli e Gino Saladini.
L’opera “L’insegna della fenice – Vita di Terenzio Collemodi”, edizioni Rubbettino, nel raccontare, come un romanzo, con pure qualche venatura di “giallo”, la vita del protagonista ha ricostruito accuratamente un lungo periodo della storia cittadina. Merita quindi di essere letta, senza anticipare troppo, ma naturalmente nel corso della presentazione sia Barbaranelli che Saladini si sono soffermati su alcuni episodi, anche leggendo alcuni passaggi.

Barbaranelli nel suo articolato intervento ha inoltre puntato l’attenzione sulla necessità di mantenere viva la memoria storica della città, plaudendo a iniziative come questa di Insolera, non nuovo ad accurate trattazioni di fatti, personaggi o luoghi del passato civitavecchiese. L’ex sindaco ha pure evidenziato la necessità di salvaguardare quelli che sono i materiali raccolti da alcuni storici locali recentemente scomparsi, come Silvio Serangeli e Odoardo Toti.
Saladini, fra i primi ad esortare Insolera a cimentarsi nel libro, ne ha sottolineato lo stile: asciutto, accattivante ma sempre estremamente preciso, grazie al certosino lavoro dell’autore dentro gli archivi, compreso quello dei Cavalieri di Malta.
Nella lunga vita di Collemodi – che fu speziale, capitano della Compagnia dei Cavalli, accaparratore del grano, capitano del porto e molto altro – uno degli epidodi più importanti, per lui e per la città, è senz’altro l’aver portato a Civitavecchia le reliquie di Santa Fermina, al cui culto fece erigere l’omonima cappella.
La presentazione – dopo un momento decisamente vivace e movimentato grazie alle domande di alcuni dei presenti – ha previsto la proiezione di una serie di immagini: dai documenti originali studiati da Insolera come il testamento di Collemodi all’antico portolano riportato in copertina, alle piante della chiesa di San Giovanni in piazza Saffi alla lapide a ricordo del sepolcro che lui si fece realizzare nella stessa chiesa di San Giovanni.

In chiusura, il momento del firmacopie, portate in sala per la vendita dalla libreria “Dettagli”.
L’appuntamento si era aperto con i saluti della “padrona di casa”, la presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco, la quale ha ribadito l’impegno dell’ente per iniziative che mantengono via la cultura e la storia cittadina.
Saluto anche di Maria Cristina Ciaffi, presidente della Pro loco che ha organizzato la presentazione. Ha spiegato l’importanza che la figura di Collemodi ha proprio per l’associazione: nel corteo storico che accompagna la processione della Patrona, infatti, un figurante impersona il capitano.