Il 20 febbraio, presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, il Presidente Antonio Aurigemma e la Consigliera Emanuela Mari hanno premiato 47 alunni e 9 docenti afferenti agli indirizzi musicali della Scuola Media Manzi e del Liceo Galilei di Civitavecchia.
Il merito della premiazione si riferisce ai risultati eccellenti ottenuti nei concorsi musicali internazionali organizzati sul territorio di Civitavecchia. Presente alla cerimonia il Presidente dell’Ass. Arte del Suonare Maria Luisa Neri che ha appunto impiantato a Civitavecchia il Concorso Note sul Mare nella sua edizione estiva. Quest’anno la terza edizione si terrà dall’8 al 13 giugno presso il Liceo Musicale Galilei.
La premiazione è stata introdotta da una vivace Tavola Rotonda sul tema della Musica come percorso educativo di importante valore pedagogico, sul panorama degli studi musicali di alta formazione, e sulle possibilità professionali per i giovani talenti in Italia.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente Aurigemma e la contestualizzazione dell’evento da parte della Consigliera Mari, ha aperto i lavori la prof.ssa Sonia Turchi, che ha illustrato la realtà storica italiana in materia di didattica musicale, spiegando le ragioni per le quali la musica è così poco presente nei percorsi formativi del nostro Paese. “Contrariamente a quanto accade nel resto d’Europa, in Italia le orchestre chiudono e i Licei Musicali sono pochissimi” dice la Turchi “perché da noi vige da sempre una netta separazione tra sapere e fare, conoscere e praticare, che invece nello studio di uno strumento musicale sono azioni e concetti naturalmente congiunti proprio nelle competenze del saper fare. In una scuola dove le competenze sono ormai al centro di ogni attività, non possiamo tenere lontana la musica”. La Turchi ha sottolineato come questa esclusione dai programmi didattici sia avvenuta probabilmente per contenere il potere fascinatorio e incensurabile della musica. “La musica è un linguaggio universale che unisce, che muove, che cura, che rende più liberi e intelligenti; tocca senza ferire, penetra in noi in modo invisibile e determinante. Per una formazione completa dell’individuo, si sente quindi la necessità di introdurre la storia della musica, e quantomeno la pratica dell’ascolto, anche nei licei di indirizzo diverso dal musicale (insieme all’arte dell’immagine esiste quella dei suoni!). Si sente soprattutto la necessità di maggiori investimenti nei Licei Musicali Statali, ad oggi nel Lazio ancora troppo pochi: soltanto 8 in una regione che conta 543 Istituti Superiori”.

L’intervento della prof.ssa Gargiuto ha focalizzato l’attenzione sulle realtà musicali presenti sul territorio. Molti giovani desiderano intraprendere lo studio di uno strumento musicale, alcuni dei quali in maniera professionale. Il territorio offre Associazioni di Promozione Sociale, dove è possibile iniziare lo studio di uno strumento con attività aggregative per i giovani e per la popolazione; queste realtà sono preziose per il territorio. Per i percorsi accademici, lo Stato offre una Scuola Secondaria di Primo Grado con i percorsi a Indirizzo Musicale e un Liceo Musicale, dove è possibile studiare secondo gli orientamenti delle linee guida ministeriali con docenti di alto livello per ogni strumento, per la musica d’insieme e per le materie teoriche, tecnologiche e storiche relative alla musica, per preparare l’ingresso in Conservatorio, alla professione di musicista o per ampliare in modo rilevante l’educazione musicale dello studente.
Nel territorio manca un’educazione musicale nella scuola statale dell’infanzia e primaria, fondamentale per la formazione musicale e generale dell’individuo. Così come mancano orchestre stabili e un’orchestra giovanile, che offrirebbero concerti alla popolazione e ai numerosi turisti che la città accoglie ogni anno.
A chiusura dei lavori, la prof.ssa Torchio ha illustrato l’assetto storico/normativo delle allora sperimentazioni musicali a partire dai decreti delegati del 1974 sino a concludere con l’analisi del D.I. 176/2022, pertanto sono stati esposti i vari punti di forza e criticità della normativa che spesso rimane inattuabile all’interno delle nostre scuole. La tutela della filiera musicale rimane il focus centrale delle ultime norme vigenti ma di fatto ad oggi esistono pochissime regioni virtuose che adottano, strategicamente, percorsi di continuità tra i diversi gradi di istruzione e tra i Licei Musicali e le Istituzioni AFAM.
Ad impreziosire il dibattito, alcuni video di alunni pianisti nelle performance che li hanno visti protagonisti in concerti e concorsi in Italia e all’estero. Infine la premiazione per tutti i docenti e gli studenti presenti con due menzioni speciali per Aurora Romitelli e Riccardo Ciurlanti.