“A novembre entrerà in funzione sulle linee ferroviarie del Lazio il treno Caravaggio, dedicato al grande pittore lombardo con cui la città di Ladispoli ha un saldo legame ormai comprovato da testi storici e ricerche universitarie. L’amministrazione comunale ha avviato le procedure per chiedere alle Ferrovie dello stato che il nuovo convoglio, destinato ai pendolari, parta dalla stazione di Ladispoli”.
A parlare è il consigliere comunale delegato per i pendolari ai rapporti con Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, Giovanni Ardita, che ha annunciato l’iniziativa che segue il percorso delle iniziative per rivendicare l’ultimo approdo e forse la morte di Caravaggio sulle sponde di Palo.
“Tra poche settimane – spiega Ardita – diventerà operativo il nuovo convoglio creato dalla società Hitachi Spa che si è aggiudicata la gara per la fornitura nazionale di 176 treni. Si chiamerà Caravaggio perché la scelta del designer del nuovo treno coniuga le caratteristiche peculiari di uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi, autore di opere che assemblano un analisi dello stato umano, fisico e emotivo, con una visione artistica unica, rimasta inalterata nei secoli”.
“Avere la partenza del treno regionale Caravaggio alla stazione di Ladispoli sarebbe per la nostra città un vanto, permettendo soprattutto al popolo dei pendolari di viaggiare su carrozze che fondono tecnologia, ambiente, confort, sicurezza, modernità ed affidabilità. Finalmente gli utenti della linea ferrata potrebbero viaggiare su un treno che offre un ambiente di viaggio confortevole, grazie a sistemi di climatizzazione autoregolati e di illuminazione LED, prese elettriche e USB utili per la ricarica di dispositivi mobili. Chiederemo che il convoglio possa partire dallo scalo di piazzale Roma, saremmo veramente soddisfatti di vederlo lungo i nostri binari”.
“Del resto – conclude Ardita – se è legittima la richiesta avanzata dalla Regione Lombardia con Treno Nord di avere il Caravaggio essendo il pittore nato a Milano, altrettanto fondata è la proposta del Comune di Ladispoli, territorio dove Michelangelo Merisi potrebbe aver trovato la morte 410 anni fa, di avere il convoglio metropolitano per i nostri passeggeri”.