Fare memoria del Natale significa sostare e riflettere sul significato autentico di un evento che non solo ha segnato il tempo della storia, ma ha anche ritmato e creato senso alle storie di molti!
Un Dio che si fa uomo, vero uomo, offre ancora diverse ragioni per vivere agli uomini e alle donne di questo tempo e costituisce certamente un evento, un fatto storico che distingue il Cristianesimo da altre vie di fede o di spiritualità che assumono le forme della religione.
Il Cristianesimo, si è osservato, non è una religione (anche in senso tecnico) perché non è un insieme di riti e dottrine ma consiste nell’ incontro con un Dio che si è reso visibile attraverso l’ umanità del Figlio! Umanità che, mettendo da parte le prerogative divine, racconta proprio il Dio che prima di Betlemme veniva raccontato da una religione.
Umanità che ci orienta ad una verità che libera: la scoperta dell’ amore universale, per tutti, e per ognuno di noi in particolare. Umanità che assolutizza l’ amore per gli altri, perché non si può amare più Dio senza amare le persone, gli animali, il creato intero. Umanità che abolisce una volta per tutte le categorie e le distinzioni che ancora resistono all’ interno del perimetro religioso: puro e impuro, sacro e profano, santi e peccatori…distinzioni che non solo non provengono da Dio ma che lui stesso desidera che non si pratichino! Umanità che non scarta nessuno, che salva con amore gratuito gli uomini e le donne in qualsiasi condizione versano. Con amore gratuito e anche preveniente, che salva tutti prima di ogni pentimento. Chi mette fiducia in questo amore mostra la Fede: una Fede come risposta degli uomini, appunto, al dono che il Padre fa a tutti: il Suo amore libero e incondizionato. Umanità del Dio del Natale che non ama gli uomini e le donne secondo i loro meriti ma secondo i loro bisogni, le loro fragilità, le loro condizioni anche di peccatori incalliti: secondo la pratica dell’ accoglienza e dell’ amore compassionevole. Con il Gesù di Betlemme il credente non è più colui che fa la conta delle proprie osservanze (alle leggi) ma è colui che assomiglia al Padre accogliendo e praticando il Suo Amore. Il Dio del Natale è si il Dio dei cristiani, ma non è cristiano; è si il Dio degli ebrei, ma non è ebreo; è si il Dio dei musulmani ma non è musulmano ecc…Il Dio del Natale è il Dio per e di Tutti, è il Dio che si incarna per l’ umanità intera! Ancora oggi il Dio del Natale, raccontato dall’ umanità del Figlio di Betlemme muove una istanza critica ad ogni forma religiosa (collettiva o individuale) che fabbrica un Dio non somigliante a questa umanità! Buon Natale, quello che orienta all’ Amore che non giudica e non scarta nessuno. Buon Natale festa universale, per e di tutti!
Giorgio Lauria