Mai come oggi il Franco è stato così caro alla Svizzera.
Da questa mattina, infatti, dopo 3 anni, il Franco svizzero non è più agganciato all’Euro.
La Snb, la banca centrale svizzera, aveva preso nel 2011 la decisione di introdurre il plafond di 1,20 franchi sull’euro per proteggere l’export e per fermare la supervalutazione del franco, diventato, nel bel mezzo della crisi finanziaria, un bene rifugio per milioni di investitori. La Svizzera, con l’euro che rischiava di esplodere, era diventata un porto sicuro, ma le autorità elvetiche hanno dovuto correre ai ripari per evitare che il superfranco soffocasse l’economia. Di qui la decisione di introdurre il plafond, una scelta che gli svizzeri in questi anni hanno sempre confermato, al punto che un mese fa la banca centrale si è detta pronta a difendere con “la massima determinazione” il tetto sui cambi.
Questo significa che per anni gli elvetici, per mantenere la valutazione del Franco svizzero agli attuali livelli, dovevano comprare elevate quantità di Euro.
Questa mattina la inaspettata notizia. Una mossa che sembrerebbe esser stata fatta per lasciare libero il cambio Franco/Euro, sperando che la rivalutazione del Franco rispetto all’euro sia bilanciata dalla svalutazione del Dollaro rispetto al Franco.
In soldoni, La Svizzera non vuole più esportare nella zona UE, anche se ci si trova nel bel mezzo, e non vuole che i turisti siano solo della zona Schengen. Gli elvetici vogliono esportazioni e turisti della zona dollaro così che la zona USA porti così tanta valuta all’interno della Svizzera da far svalutare il dollaro e rafforzare il Franco.
Diciamocelo, è come se la Svizzera per anni avesse comprato Parmigiano Reggiano, ci avesse riempito le credenze e ora, per avere una cioccolata svizzera che valga di più del Parmigiano Reggiano, chieda di essere invasa dagli Hot-Dog.