La storia dei dialetti italiani è, per molti versi, la storia stessa della nostra lingua.
Infatti, l’italiano deriva dal latino, così come dal latino discendono i dialetti che si parlano in
Italia. Il dialetto oggi, non è più lo strumento esclusivo di comunicazione quotidiana come
negli anni passati, tuttavia racchiude ancora quel potenziale espressivo a cui si ricorre in
maniera naturale ogni volta che per esprimere meglio i sentimenti racchiusi nei concetti
inseriamo nel discorso termini dialettali.
Un patrimonio culturale da tutelare e valorizzare in quanto portatore di un
immutabile senso di identità e comunità. A tale scopo l’UNPLI (Unione Nazionale delle
Pro Loco Italiane) ha istituito nel 2013 la Giornata nazionale del dialetto e delle
lingue locali con il preciso intento di sensibilizzare le istituzioni e le comunità locali
attraverso una rassegna di eventi promossi dalle Pro Loco dell’intera penisola.
In questa direzione va l’iniziativa dal titolo: “Il Dialetto è servito” promossa anche
quest’anno dalla Pro Loco cittadina, in collaborazione con Patrizia Manunza Lady Chef
del ristorante Dolce & Salato e con il Dr. Ettore Serra Presidente della Sarda Domus.
Una vera e propria festa nata con l’intento di unire tre regioni: Lazio, Sardegna e per questa
edizione la Puglia.

Durante la cena a base di piatti della tradizione civitavecchiese, sarda e pugliese
salentina abbinati con vini regionali, verranno raccontati aneddoti, declamate poesie e
sonetti, nonché canti e stornelli grazie ad alcuni amici che hanno accettato di partecipare
all’iniziativa.
“La Pro Loco di Civitavecchia non ha voluto mancare all’appuntamento con una iniziativa
che a grande richiesta torna anche quest’anno – afferma la Presidente Maria Cristina Ciaffi
– I dialetti e le lingue locali rappresentano la nostra identità culturale che non va
dimenticata e abbandonata, ma, al contrario, assolutamente salvaguardata e tramandata
alle generazioni future”.
L’appuntamento è per martedì 18 marzo alle ore 20,30 al ristorante Dolce
& Salato in Piazza Fratti, 8.