Prese le distanze dal Surrender, la costruzione del marinaio e l’infermiera che campeggiava alla Marina
Nel cortile interno della Capitaneria di porto, la conferenza stampa di presentazione degli eventi del 150° anniversario dell’istituzione della Capitaneria di porto di Civitavecchia.
Presenti il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria di Majo, il Comandante della Capitaneria di porto di Civitavecchia e direttore marittimo del Lazio, Francesco Tomas in veste di padrone di casa, il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco e Ivana Puleo, ideatrice del progetto della statua “Il bacio della memoria di un porto”. Presente anche l’ex comandante di Calata Laurenti Vincenzo Leone che, insieme alla Puleo, ha voluto la scultura in bronzo che verrà sistemata nei giardini sul perimetro del Forte Michelangelo.
La cerimonia di inaugurazione della statua avverrà mercoledì prossimo ma Ivana Puleo ha voluto spiegare il perché del collocamento, oltre che l’ideazione della statua denominata Bacio della Memoria: “Solo grazie all’impegno della ‘famiglia portuale’ è stato possibile far realizzare la statua dalle fonderie Marinelli. Il costo di 32.600 euro è certificato dalle fatture che la fonderia ha emesso per ogni sponsor che ha contribuito a farla realizzare. Gli stessi sponsor sono presenti sulla sacca in spalla al marinaio – che rappresenta lo scalo, mentre la donna impersona la città, ndr – a imperitura memoria”.
Il 14 maggio del ’43 il 95% di Civitavecchia venne raso al suolo dalle bombe, porto compreso. Una ferita che ancora sanguina e che si può ricucire con la memoria. E allora ecco che il gesto di un bacio, collocato temporalmente in quegli anni grazie all’abbigliamento della ragazza e alla divisa del marinaio, serve a riscoprire questa memoria, a collegarsi con un passato che per quanto doloroso, non deve essere dimenticato”.